Feminism3 – Fiera dell’editoria delle donne – giornata conclusiva.

sabato
7 Novembre 2020
ore 10:00
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Organizzato da: Leggendaria, Sessismo Razzismo, Lesconfinate, Casa Internazionale delle Donne
evento online

Casa Internazionale delle Donne

Costrette a causa dell’emergenza pandemica a sospendere la terza edizione di Feminism a 48 ore dal suo inizio previsto per il 5 marzo scorso, non abbiamo rinunciato alla sua realizzazione riprogettandola in una versione in cui Web e fisicità si coniugassero tra di loro. Ne è nato un percorso in due tempi la cui prima tappa si è sostantaziata in un ricco calendario d’incontri in presenza che si snodato da luglio ad ottobre, Feminism corpo a corpo. La seconda tappa, conclusiva della manifestazione, sarà una giornata interamente online dedicata alla realizzazione di Focus tematici:

FEMINISM IN RETE

7 Novembre 2020

ore 10: Apertura della giornata
Intervengono
Anna Maria Crispino, Giovanna Olivieri, Maria Palazzesi, Stefania Vulterini, organizzatrici della manifestazione
Maura Cossutta, Presidente Casa Internazionale delle Donne
Gabriella Nisticò, Presidente Archivia
Sabrina Alfonsi, Presidente I Municipio
Elvira Federici, Presidente SIL

ore 11-13: Clima: dal cambiamento all’emergenza, a cura di Maria Palazzesi ed Elena Gagliasso

ore 15-17: Ma che streghe siamo noi? a cura di Anna Maria Crispino

ore 18-20: Afrofuturismo femminista e ecologie future, a cura di Stefania Vulterini e l’associazione Lesconfinate

FOCUS 1 ore 11:00

Clima: dal cambiamento all’emergenza

a cura di Maria Palazzesi e Elena Gagliasso (Archivia)
Il disastro ecologico odierno è di proporzioni tali che essere a rischio di estinzione non è più solo un fatto metaforico. Per farvi fronte è richiesta la messa in gioco di punti vista altri da quello dominante, rivelatosi ormai in tutta la sua inadeguatezza e pericolosità. Lo chiedono a gran voce le generazioni dei più giovani, lo evidenziano i drammatici eventi che stanno devastando il pianeta e sterminando gran parte dei suoi abitatori. Far fronte a questi bisogni e necessità significa ripensare e ripensarsi nella differenziazione e coesistenza. Pensatrici a confronto

TAVOLA ROTONDA: OLTRE L’ANTROPOCENE
La responsabilità che grava sulla nostra specie obbliga a farsi carico di una giustizia climatica ed ecologica per affrontare le forme di con-vivenza multispecie in cui siamo immersi. Come affrontare una questione vitale: editori ed autrici a confronto in dialogo con Elena Gagliasso.

Introducono
Maria Palazzesi, Responsabile Attività Culturali Archivia, Coordinatrice Progetto Fiera
Elena Gagliasso, Docente di Filosofia delle Scienza, Università La Sapienza di Roma

Partecipano:
DERIVEAPPRODI
Ilaria Bussoni, filosofa ed editor della casa editrice e curatrice della collana “Habitus”, dedicata ai temi dell’antropologia, ambiente ed ecologia.

NERO
Clara Ciccioni, editor di Not e cotraduttrice del libro Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto di Donna Haraway, collana Not, 2019

SETTENOVE
Monica Martinelli, editrice di Greta e le altre. Un pianeta da salvare di Fulvia Degl’Innocenti e Francesca Rizzato, 2019

IACOBELLI
Marina Vitale, tra le autrici del volume Femminismi Futuri. Teorie Pratiche Fabulazioni volume a cura di Lidia Curti, collana workshop, 2019

FOCUS 2 ore 15:00

Ma che streghe siamo noi?

Il personaggio della strega è tornata potentemente in auge negli ultimi anni sia per alcuni recenti studi storici sia per il proliferare di nuove narrative, anche cinematografiche e televisive. Ma resta lo stigma, come rinnovato epiteto contro donne ribelli o inaddomesticate. Figura ambivalente di rabbia e ribellione, o di positiva autonomia e capacità di connessione con la propria storia e i propri legami con la natura e il sacro ancestrale, le donne del femminismo ne hanno fatto un simbolo di denuncia ma anche di affermazione positiva. Perché “streghe” si possono definire tutte coloro che non si adeguano al discorso patriarcale: le ribelli, le “irregolari”, le ostracizzate.
Al Focus, coordinato da Anna Maria Crispino (Leggendaria), partecipano:

Tiziana Triana, autrice di “Le città perdute. Luna nera” (Sonzogno) da cui è tratta la serie Netflix in onda dal 31 gennaio 2020 e diretta da Francesca Comencini et al.

Paola Bono, curatrice del vol. 5 delle opere teatrali di Caryl Churchill (Editoria&Spettacolo) che contiene “Gatto Vinagro”, dramma che mette in scena pregiudizi e questioni di classe ai tempi della caccia alle streghe.

Silvia Federici, autrice di “Calibano e la strega. Le donne il corpo e l’accumulazione” (Mimesis)

Giuliana Misserville autrice di “Donne e fantastico. Narrative oltre i generi” (Mimesis)

Maria Grazia Anatra presidente Associazione Woman To Be, a proposito di
“Turchina la strega” (ed. Matilda).

FOCUS 3 ore 18:00

Afrofuturismo femminista. Ecologie future

a cura dell’ass. Lesconfinate

L’afrofuturismo femminista si situa all’intersezione tra culture afro-diasporiche, tecnologia e fantascienza e pone l’estetica africana al centro della civiltà umana, ispirandosi a un’utopia di futuri alternativi possibili, in chiave antirazziale e femminista.
Contro l’ordine del mondo ereditato da secoli di schiavismo, colonialismo e capitalismo, si propone uno spazio condiviso del pianeta, un “giardino planetario” abitato da nuove soggettività che valorizzino la diversità.
Il tema ecologico si complica allontanandosi dalle limitazioni dell’ambientalismo tradizionale. Visioni ambientali alternative si fanno strada nell’arte e nel pensiero femminista, sfidando la (dis)connessione tra entità umane e non-umane. Un ritorno alla terra per riflettere sull’incubo della cancellazione del futuro e della manipolazione del passato.

  • Introduce e coordina KARIMA 2G
    Women Empowerment and Sustainable Future through Afrofuturism.
    Il Futuro è Oggi. “Io non faccio politica, Io faccio Politica”
  • SARA RAIMONDI – Letture dal romanzo Rouge Impératrice di Léonora Miano
  • LIDIA CURTI Il viaggio interstellare: pensiero verde e afrofemminismo
  • SARA RAIMONDI – Letture dal romanzo Rouge Impératrice di Léonora Miano
  • PROIEZIONE ‘PUMZI’, cortometraggio diretto dalla regista keniana Wanuri Kahiu.

Introducono Nadia Pizzuti e Sara Raimondi

Karima 2G, beatmaker italiana di origine liberiana e studiosa di afrofuturismo. Ha registrato due album 2G (Soupu Music) e nel 2018 l’album indipendente Malala. Ha pubblicato con Agenzia X nell’antologia Il genere errante.

Lidia Curti, studiosa femminista e professore onoraria di letteratura inglese all’Orientale di Napoli. Sue pubblicazioni recenti sono La voce dell’altra. Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale (Meltemi 2018) e Femminismi futuri. Teorie. Poetiche. Fabulazioni (Iacobelli 2019).

Nadia Pizzuti giornalista e cineasta, Associazione Lesconfinate

Sara Raimondi attrice e regista, Associazione Lesconfinate

PER SAPERNE DI PIU’
Karima 2G, a partire dalla sua esperienza di AFROITALIENA – diventare aliena per non essere alienata – attraversa e incarna l’afrofuturismo e esprime la sua carica politica attraverso l’arte, la musica e la ricerca. Attraversa le diverse forme di espressione per arrivare alle altre e agli altri senza barriere, con il fumetto – due sono gli album scritti e disegnati da lei, Theitaliens ITALIENATION – con la musica – gli album musicali KARIMA 2G e l’ultimo, MALALA – e con lo studio e la ricerca, in particolare sull’afrofuturismo. Per Karima “Malala” parla di una donna che è finalmente sicura di sé. Una donna che si libera da ogni forma di schiavitù e che decide di non lasciarsi più sottomettere dai suoi oppressori. “Malala, come Malala Yousafzai, per me è una guerriera, non una vittima. Forte e coraggiosa, proprio come le donne nere che appaiano nel film Black Panther. Il mio EP vorrei che arrivasse a tutte quelle donne che faticano a vedere il loro potere personale e a tutte quelle persone che vivono nella paura di non potercela fare. Attraverso “Malala” voglio dare potere anche all’africanità. In un’era di conflitti, dove l’odio è il motore principale e il nero viene emarginato, “Malala” per me è un mantra di pace.”

Romanzo ROUGE IMPERATRICE
Il 21 agosto 2019 esce in Francia il romanzo ‘Rouge Imperatrice’ di Léonora Miano, scrittrice francese di origine camerunese. Una saga afrofuturista, un grande affresco sull’amore e sulla memoria ma anche sull’avvenire, su come si vuole inventare il futuro. “Katiopa (Africa) porta già nel nome un’idea di utopia” – dice Miano in un’intervista- “Immagino un continente felice, autonomo, autodeterminato. Questo continente deve imparare a pensare differentemente, a pensarsi differentemente, fare la pace con il passato, liberarsi delle autorappresentazioni negative, accettare la sfida della reinvenzione di sé perché il futuro dell’Africa non è nel proprio passato, nell’età dell’oro, che avrebbe preceduto schiavismo e colonizzazione, ma nell’accettare le mutazioni della storia e inventare una nuova società”.

CORTOMETRAGGIO ‘PUMZI’ (21′)
Pumzi (termine Swahili per ‘Respiro’) è un cortometraggio diretto dalla regista keniana Wanuri Kahiu.
La Terza Guerra Mondiale (detta ‘La guerra dell’acqua’), ha causato devastazioni su larga scala: la terra, arroventata dal sole, è diventata inabitabile e gli esseri umani abitano in un agglomerato sigillato e sopravvivono riciclando i propri fluidi corporei. Tutto è prodotto da elettricità generata dall’energia umana. Per mantenere l’ordine tutte le persone sono costrette a prendere delle pastiglie che inibiscono i sogni. La giovane scienziata Asha riesce a far germogliare un seme e, violando ogni regola, esce all’aperto per piantarlo e ritrovare la vita. Quel campione di terreno fertile potrebbe essere un segno di speranza per il futuro.

IL VIAGGIO INTERSTELLARE: PENSIERO VERDE E AFROFEMMINISMO
Una nuova ecologia femminista è stata prefigurata dalle opere afrofemministe di Octavia Butler e Wangichi Mutu, o anche arabo-latino-asiatico-femministe, che nelle commistioni tra mondo vegetale e animale e tra reale e immaginario hanno trovato una forte rappresentazione. La nuova ecologia si muove tra distopia e utopia, un mondo distrutto e il modo di ricostruirlo, un paradigma opposto a quello attuale, sottolineando nella forza dell’utopia un significato politico di rovesciamento dell’economia fondata sullo sfruttamento di natura e corpi, umani e non umani, e del sapere così come lo conosciamo.
Il viaggio interstellare non è solo fuga ma ricerca di modi e mondi alternativi in alleanza con la natura, una natura composta di elementi materiali e simbolici, immaginari e artistici, in un circuito cognitivo ed emotivo teso a costruire ponti verso un futuro femminista che non sia bianco e occidentale e superi frontiere temporali e spaziali, continenti terreni e astrali, aree diverse del sapere.

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