Le ragazze che volevano cambiare il mondo

Intervengono: Mirella Manocchio, presidente FDEI, Claudio Paravati, direttore della rivista Confronti, Myriam Pezeshki, artista e attivista iraniana, e l’autrice del volume Doriana Giudici.

Il volume presenta lo sviluppo giuridico e sociale dell’impegno femminile negli anni 60-90 per acquisire la parità di diritti. L’autrice Doriana Giudici, ex sindacalista e presidente della FDEI negli anni 80-90, ripercorre le tappe di questa lotta anche attraverso la sua esperienza personale in ambito politico e di fede evangelica. L’autrice non vuole lasciare una sorta di testamento dell’impegno che fu, ma desidera coinvolgere le donne di oggi in questo percorso verso la parità reale che ha ancora molte tappe da fare.

L’incontro che si svolgerà alle ore 17.30 in Sala Tosi alla Casa Internazionale delle Donne , in Via della Lungara 19 (zona Trastevere), non si limiterà a presentare il volume, ma sarà occasione per mettersi in dialogo con esso e con l’autrice attraverso la lettura critica di tre voci differenti per storia e ruolo, ma tutte impegnate nel sostenere la lotta di emancipazione delle donne nel mondo.

Nella settimana dell’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, verrà inaugurata questa mostra fotografica che, attraverso scatti d’autore, vuole celebrare tutte le voci e tutti i volti che avranno preso parte alle sessioni fotografiche.

La mostra è stata costruita al fine di valorizzare le storie, i pensieri e le emozioni di qualunque donna, ma pure degli uomini, che avranno voluto esprimersi attraverso un messaggio “dipinto” sul proprio corpo, dando vita a una pluralità di visioni, esperienze e messaggi, per un racconto collettivo che celebra diversità, creatività e forza.

Senza spegnere la voce. Il potere sul corpo delle donne da Valentina Milluzzo a tutte noi

Nel 2016 muore nell’Ospedale di Catania Valentina Milluzzo, incinta di quattro mesi. La famiglia afferma da subito che i ginecologi non sono intervenuti con l’aborto che l’avrebbe salvata in quanto obiettori di coscienza. In prima sede di giudizio i medici vengono condannati a sei mesi di reclusione ma in appello vengono assolti. Giorgia Landolfo riassume minuziosamente la storia di questa tragedia e rimette al centro il problema delle cure alle donne. L’aborto non è soltanto un problema di libera scelta ma anche un problema di cure adeguate alle donne.

Interverranno: Giorgia Landolfo, autrice, Elisabetta Canitano, ginecologa, Celeste Costantino, vicepresidente Una Nessuna Centomila, Chiara Sicurella e Giuditta Bussà, editrici Nous.

“Il mostro ha gli occhi azzurri. Il delitto di Ponticelli” di Giuliana Covella

STORIE DA RACCONTARE.
Storie semplici o straordinarie, personali o collettive. Storie raccontate da donne. Storie che dovresti conoscere. Nasce un nuovo percorso che parte e ritorna alla Casa internazionale delle donne di Roma dove la voce di autrici, scrittrici, artiste trova il suo spazio, e parla al mondo che cambia.

Presentazione del libro “Il mostro ha gli occhi azzurri. Il delitto di Ponticelli” di Giuliana Covella

Interverranno: Giuliana Covella, autrice e giornalista, Celeste Costantino, vice presidente di Fondazione Una, nessuna, centomila e Ass. DaSud, Domenica Santarcangelo, avvocata e vice presidente della Casa internazionale delle donne e presidente dell’Ass. La Stanza di Eva, Valentino Maimone, giornalista si occupa di errori giudiziari www.errorigiudiziari.com.
letture a cura di: Ferdinando Maddaloni

SINOSSI
2 luglio 1983, Napoli est, Ponticelli, Rione Incis.
Due bambine seviziate e ammazzate: Barbara Sellini, 7 anni, e Nunzia Munizzi, 10 anni.
Tre condannati: Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schia vo.
Un facilitatore e acceleratore della risoluzione del caso, Mario Incarnato, camorrista affiliato alle Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutulo poi pentito, noto anche per essere stato uno degli accusatori del conduttore televisivo Enzo Tortora.
La camorra in quegli anni, è impiegata in una delle più sanguinose contese interne tra la Nuova Camorra Organizzata e la Nuova Famiglia, coglie forse, quindi, l’occasione, il macabro omicidio, per distrarre, distogliere l’attenzione e consegnare quanto prima all’opinione pubblica gli autori del reato, i pedofili, i mostri.

Il libro “Il mostro ha gli occhi azzurri. Il delitto di ponticelli” di Giuliana Covella è un libro che mira a far luce sul caso, oggi tornato alla ribalta nazionale grazie all’interesse della politica e alla nuova richiesta di revisione che Ciro, Giuseppe e Luigi chiedono per dimostrare la loro innocenza. È dei primi di agosto 2023 la notizia che la Procura di Napoli (con un’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, titolare del pool reati contro le fasce deboli) ha aperto un fascicolo sul caso.
Un’indagine che, a 40 anni di distanza, non rappresenta una revisione, ma prevede verifiche ulteriori che potrebbero servire a fare giustizia per le piccole Nunzia e Barbara. La storia è stata raccontata da una docu-serie  su Sky Original in quattro puntate

L’AUTRICE
Giuliana Covella, classe 1972, giornalista professionista dal 2009, laureata in Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli, con una tesi in Storia del teatro moderno e contemporaneo, dopo aver conseguito un master in Realizzazione e Gestione di contenuti editoriali con Il Denaro e l’AIE, ha iniziato a scrivere per il quotidiano Napolipiù, proseguendo con Il Roma, Metropolis e Il Mattino, dove attualmente si occupa di cronaca, cultura e spettacoli.  Ha scritto per i settimanali Gente e IO Donna ed è autrice di quattro libri ispirati a casi di cronaca nera e giudiziaria (“Otto centimetri di morte”; “L’Uomo nero ha gli occhi azzurri” sul delitto delle bimbe di Ponticelli, che nel 2012 fu allegato all’istanza di revisione del processo dall’ex giudice Ferdinando Imposimato; “Fiore…come me”, su 10 storie di femminicidio e la prefazione del magistrato Raffaele Cantone; “Rapido 904 – la strage dimenticata”); è stata inoltre insignita di numerosi riconoscimenti per l’impegno civile e la legalità: tra gli altri, Premio Teresa Buonocore; Premio Campania Terra Felix; Premio Pippo Fava/Uniti per la Legalità; Premio Franco Landolfo; Premio Paolo Borsellino; Premio Candelaio; Premio Megaris; Premio Carlo La Catena.

Un progetto di Crisi come opportunità, Associazione DaSud, Casa internazionale delle donne, Forma Liquida, Archivia e Zalib.

TEHR 8a Edizione / I giovani  vittime di  guerre e poteri

TEHR 8a Edizione
Direzione artistica Isabel Russinova
Roma  3 dicembre 2024
I giovani  vittime di  guerre e poteri

PROGRAMMA
TEHR ARTE e LETTERATURA
3 dicembre 2024

Ore 11.30  presentazione di Oratoria per la pace di Luca Filipponi
Luca Filipponi, Presidente Menotti Art Festival Spoleto, già relatore al Nobel per la letteratura 2022 e al  Nobel per la Pace 2023 e membro della Commissione Scientifica della Nobel Week.
Il libro raccoglie i discorsi più celebri e significativi dei vari Premi Nobel
Conversazione con l’autore.
Partecipa padre Marco Staffolani, Ufficio Cultura Vicariato di Roma
Letture a cura dell’attrice Claudia Portale
Modera Isabel Russinova direttore artistico TEHR

Esposizioni
Esposizione dell’opera di Gabriella Sernesei che ritrae Narges Mohammadi, attivista diritti umani iraniana, Nobel per Pace 2023 e delle illustrazioni di Isabel Russinova dedicate a Rabia Balkhi, poetessa medievale persiana e faro dell’emancipazione femminile,

Narges Mohammadi Nobel per Pace 2023. Detenuta al carcere di Elvin a Teheran non ha potuto ritirare il suo premio, che è stato consegnato ai figli Ali e Kiana Rehmani e al marito Taghi.
Sul palco alla serata di premiazione del Nobel  è rimasta la sedia vuota di Narges.

Consegna attestato

Ore 17.30 Presentazione Libro di Federico Raponi ”Quando il Fumo si dirada”
Il libro, premiato al Concorso Letterario Terzo Millennio ( 24 edizione),è un viaggio che racconta la corsa del giovane attivista che 30 anni voleva cambiare il mondo, come altri, tanti giovani di allora ma anche come sempre i giovani, ed ecco gli anni della Pantera, dei centri sociali, del Chiapas del Kurdistan, del Processo a Priebke al Teatro Valle e la nascita di Radio Onda Rossa e poi la passione per il cinema e il teatro…e così Federico Raponi  si racconta.

Conversazione con l’autore
Partecipano
Fabio del Greco, regista, direttore artistico e creatore di  INDIECINEMA
Modera Isabel Russinova direttore TEHR

Consegna attestati

Via della Speranza

Il giorno 13 dicembre 2024, alle H. 17:00, avrà luogo la presentazione del romanzo: “Via della Speranza” a cura dell’autrice Carla Guelfi. Dopo una breve introduzione, le signore: Maria Teresa Torti e Silvia Giannetti, relatrici, daranno il via a riflessioni sui personaggi e a letture di parti estrapolate dal libro. Le stesse porranno, al termine, qualche domanda all’autrice.  A sottolineare gli ambienti descritti nel romanzo, il baritono Daniele Massimi canterà pochi neumi gregoriani, mentre, il mezzosoprano Elisabetta Berto interpreterà uno stornello romano.

In conclusione, se ci saranno, risposte a domande da parte del pubblico.

E’ questo che volevo?

Presentazione del libro: E’ questo che volevo?
di Mariagrazia Fontana

Dialogano con l’autrice: Oriella Savoldi ed Esther Weber
Saluti di Maura Cossutta

Ha chiuso l’ambulatorio ed è scomparsa, lasciandole senza medico curante. Le quattro amiche, prossime alla pensione, scelgono di ritrovarsi per tentare di capire che ne sia stato di Bianca. Negli anni ’70 avevano condiviso l’appartamento durante il corso di laurea in medicina e militato nello stesso collettivo femminista, poi ciascuna aveva imboccato la propria strada. Il romanzo si compone di differenti voci di donne che raccontano il loro tentativo di lavorare e vivere senza rinunciare a sé, il rapporto con il potere maschile dentro e fuori casa. Un potere da rivendicare o da mettere in crisi? Dopo anni si ritrovano in una baita di montagna per ricucire le loro vite contorte intorno alla domanda: è questo che volevo?

Mariagrazia Fontana, fino a pochi anni fa chirurga nella sanità pubblica. Ha attivato il protocollo di accoglienza delle donne vittime di violenza in emergenza, in collaborazione con la Casa delle donne di Brescia. Fa parte del Cerchio della scrittura, gruppo di donne interessate a parole radicate nell’esperienza femminile.

L’autodifesa delle donne. Pratiche, diritto, immaginari nella storia

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,
domenica 24 novembre p.v. alle 16.30, si terrà presso la Sala Lonzi della Casa internazionale delle donne (ingresso da Via S. Francesco di Sales 1a), la presentazione del volume
L’autodifesa delle donne. Pratiche, diritto, immaginari nella storia
a cura di Simona Feci e Laura Schettini (2024),
di recente pubblicazione nella collana “Storia delle donne e di genere” promossa dalla Società italiana delle storiche presso l’editrice Viella.

Introducono
Maura Cossutta, presidente della Casa internazionale delle donne
Vinzia Fiorino, presidente della Società italiana delle storiche

Intervengono le autrici
Alessandra Chiricosta
Francesca Frisone
Lorenza Moretti
Flores Reggiani
Leila Spignese
Paola Stelliferi

Coordinano
Simona Feci
Laura Schettini

Uranio impoverito: la terra è tutta un lutto

Presentazione del libro “Uranio impoverito: la terra è tutta un lutto” di Marilina Veca

EDIZIONI SENSIBILI ALLE FOGLIE

Sarà presente l’autrice Marilina Veca (Wilpf Italia)

Presenta e introduce Patrizia Sterpetti (Wilpf Italia)

Da alcuni decenni si fa uso dell’uranio impoverito nella costruzione di armamenti e munizioni. Benché non sia ufficialmente riconosciuto un nesso tra l’esposizione alle polveri conseguenti alle esplosioni prodotte da queste armi – tanto nei teatri di guerra quanto nei Poligoni militari – e l’insorgere di gravi malattie con esito letale, il libro documenta, attraverso risultanze di inchieste e testimonianze dirette di chi ne ha vissuto gli esiti sulla propria pelle, le conseguenze dell’uso dell’uranio impoverito, devastanti per le persone e per l’ambiente. Le storie di alcuni militari e di famigliari di vittime anche civili si alternano alla documentazione sulle criticità italiane intorno alla sicurezza nei Poligoni militari e nelle missioni all’estero, in particolare in Somalia e in Kosovo. Ai bombardamenti Nato sulla Serbia nel 1999 è dedicato un capitolo che illustra i danni all’ambiente provocati dalle operazioni militari a cui ha partecipato con entusiasmo anche l’Italia. 

MARILINA VECA vive e lavora a Roma. Laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, specializzata in Paleografia latina, archivistica e diplomatica presso l’Archivio Segreto Vaticano, ha lavorato nel settore relazioni internazionali di varie istituzioni. Presidente di Rinascere Onlus, che opera a favore di vari progetti di pace e di sostegno umanitario, in particolar modo per le enclavi serbe del Kosovo e Metohija, è autrice di molti volumi, fra i quali: Kosovo e Metohija, il ritorno impossibile, Filip Vjesnić Editore, Belgrado 2007; Zločini. Kosovo, il silenzio e la memoria, Sensibili alle foglie, 2017; Percorsi e ripercorsi, Fondazione Karić, Belgrado 2023. Ha realizzato con il regista Alessandro Antonaroli un cortometraggio in Kosovo e Metohija dal titolo “Katastrofa”. Insignita del Karić Foundation Award – Laurea ad honorem in Giornalismo, nel novembre 2019. È membro d’onore dell’A.N.V.U.I.  Associazione Nazionale Vittime Uranio. Ha ricevuto il Premio Italia diritti umani 2024 dalla Free Lance International Press.

Visibili e influenti / Le donne italiane ci sono

Francesca Calamita (University of Virginia) presenta il suo ultimo libro: Visibili e influenti: le donne italiane ci sono (Biblion edizioni). https://www.biblionedizioni.it/prodotto/visibili-e-influenti/

L’autrice sarà in conversazione con Luciana D’Arcangeli (Flinders University/American University of Rome).

Francesca Calamita è professoressa associata presso il Dipartimento di spagnolo, italiano e portoghese dell’Università della Virginia e affiliata al Dipartimento di studi di genere della medesima istituzione. Direttrice del corso di laurea in Italian Studies e di UVa a Siena e Firenze, si divide tra l’Italia e gli Stati Uniti. Si occupa di questioni di genere in ambito italiano ed europeo, femminismo transnazionale, scrittura femminile, cultura pop e cinema delle donne. Autrice di Linguaggi dell’esperienza femminile (2015), co-curatrice di Food Obsession, Starvation and Identity (2017) e Eve’s Sinful Bite (2020), è ideatrice e co-autrice di DiversITALY (2022), il primo libro di testo per studiare italiano con la parità di genere.

Luciana d’Arcangeli ha insegnato in Australia presso la Flinders University e, rientrata in Italia, è Professoressa Associata presso la American University of Rome.  Saggista, traduttrice, interprete e curatrice di vari volumi collettanei e numeri speciali di riviste sul teatro e cinema italiano pubblicati in tutto il mondo, sua è la monografia I personaggi femminili nel teatro di Dario Fo e Franca Rame (Cesati, 2009). Gli ultimi lavori sono Atti di accusa. Testi teatrali e interviste sulla rappresentazione della violenza contro le donne (Aracne, 2019) e Staging Violence Against Women and Girls: Plays and Interviews (Bloomsbury, 2023); due volumi che che scaturiscono dal progetto del gruppo di ricerca internazionale da Lei guidato fino al 2022 intitolato ‘Indelible/Indelebile’ sulla rappresentazione nelle arti performative e visuali della violenza contro le donne e le bambine.
Vincitrice nel 2016 del Premio Italia nel Mondo, seguito nel 2017 dal Diploma di Benemerenza ‘Medaglia d’Oro’ della Società Dante Alighieri per il lavoro di diffusione della cultura italiana all’estero, e nel 2018 il Premio alla Traduzione letteraria dell’Istituto di Cultura Italiana di Melbourne.

Sally (Sarah Patricia) Hill è professoressa di Studi Globali presso Te Herenga Waka – Victoria University di Wellington, Nuova Zelanda. Si occupa della rappresentazione delle identità marginalizzate e della memoria storica nella cultura visiva e materiale. Tra i progetti recenti si annovera la co-curatela (insieme a Luciana D’Arcangeli) del numero speciale di ‘Violence Against Women’: Indelible: Violence Against Women and Their Resistance to It in the Visual and Performing Arts in Italy and Beyond (2023). Con Giacomo Lichtner, dirige il progetto di ricerca finanziato dall’Australasian Centre for Italian Studies “Tracce scomode del passato: la reazione all’eredità del fascismo tra rimozione e risignificazione.”

Femministe di un unico mondo

Femministe di un unico mondo

Di Bianca Pomeranzi, a cura di Carla Cotti

Intervengono:
Maura Cossutta
Ilaria Boiano
Anna Simone
Coordina: Carla Cotti

La Casa internazionale delle donne, in collaborazione con Fandango, presenta, il 4 ottobre, l’ultimo libro di Bianca Pomeranzi, Femministe di un unico mondo (ed. Fandango): un testo intimo che ripercorre la storia del movimento politico globale femminista e un libro che racconta di una esperienza professionale e politica preziosa, quella di Bianca, che diventa strumento a disposizione dei nuovi femminismi. Utile per interpretare i fatti del mondo ma anche per indicare la strada del cambiamento.

E’ a partire da questo testamento, che Bianca Pomeranzi ci consegna, che la Casa internazionale delle donne ha deciso di dare avvio ad un altro prezioso progetto: una Scuola Politica Femminista a lei intitolata. Non solo un sentitissimo omaggio, ma soprattutto un modo per raccogliere il testimone di una vita dedicata all’affermazione della libertà femminile in tutto il mondo.

Il percorso formativo della scuola femminista e la sua organizzazione sarà illustrata nella stessa giornata del 4 ottobre, nell’ambito della presentazione del libro.

L’appuntamento è, perciò, Venerdì 4 ottobre, alle ore 18, presso la Casa internazionale delle donne (via della Lungara 19-Roma)

Grammatica di un desiderio

Lunedì 30 settembre alle ore 18.00, presso la Casa Internazionale delle Donne, Vanessa Tonnini presenta il
suo romanzo d’esordio Grammatica di un desiderio, in dialogo con Francesco Piccolo.
Una potente storia da cui emerge con forza la disperazione e la speranza, la paura e il desiderio di riscatto
dei suoi personaggi.
Un percorso di formazione sentimentale che viaggia tra i primi del Novecento e gli anni Settanta, un romanzo importante sulla scoperta del desiderio e la necessità di un vocabolario, anche quando il mondo ci vede come errori.

TRAMA: Come si cresce se non si hanno parole per dire il mondo, i propri pensieri e i propri desideri?
Nicaredda è nato in una famiglia di sei figli, il padre morto in miniera e la madre soffocata dai doveri e dalla fame. Non gli hanno insegnato che le poche parole necessarie a sopravvivere e, nei primi anni della sua vita, lui non ha sentito il bisogno di conoscerne altre. Quando però viene mandato alla solfatara, tutto
cambia. La nuova vita è fatta di buio, cunicoli stretti che levano il fiato e paura, ma è fatta anche di corpi, di ragazzi come lui, i muscoli guizzanti e lo sguardo profondo, e Nicaredda sente nascere dentro di sé qualcosa a cui non sa dare un nome. È solo anni dopo –in seguito alla fuga rocambolesca da quel luogo di morte, al vagabondaggio per i villaggi della Sicilia, a una retata dei militari fascisti che lo mandano al confino alle Tremiti –che incontra Ruggero e le pulsioni si trasformano in gesti, l’istinto si fa sentimento e i pensieri confusi diventano parole. Ruggero è l’amore della sua vita e lì, su quell’isola ai confini del mondo, lontani da tutto, dove la disparità tra loro, il figlio orfano di un minatore e il gentiluomo di nobile stirpe, non esiste.
Anni dopo, Nicaredda scrive una lunga lettera per raccontare a Ruggero il tempo che li ha visti separati. Ora ha tutte le parole per potersi spiegare, ma teme che a ricevere quanto ha scritto ci sia ormai solo un
fantasma. Ma forse non è davvero questo che conta, l’importante è aver capito chi è stato e chi è
diventato.


VANESSA TONNINI, autrice e sceneggiatrice, ha vissuto nell’ex-Jugoslavia e a Parigi. Da più di dieci anni si
occupa di promozione e sviluppo di progetti audiovisivi internazionali. Come selezionatrice, ha
programmato diverse manifestazioni di cinema, è direttrice artistica di Rendez-Vous, il festival dedicato al
cinema francese. Ha pubblicato reportage e libri di viaggio.

Meridiano Rock

Presentazione del libro di Sandro Medici “Meridiano Rock” (Manni editore)

Con Maria Palazzesi e Anna Simone
Introduce Angela Ronga
Letture di Silvia Luzzi

“Un racconto gentile, una scrittura ritmica e sapiente”

“Un libro musicale, suonato come uno strumento che accompagna il lettore in un concerto rock”

“Un tumulto veloce, come il passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza”

Nozione d’amore. Appunti di un viaggio all’inverso

Presentazione del Libro “Nozione d’amore. Appunti di un viaggio all’inverso” di Marina Morelli, Le Parche Edizioni, 2024
Dialogano con l’autrice
Daniela Speranza, psicologa, psicoterapeuta e docente di Scienze Umane
Tiziana Bartolini, Direttora di NOIDONNE
Modera Costanza Fanelli, Presidente NOIDONNE TrePuntoZero

Attraverso il Viaggio all’Inverso, l’autrice, la cui vita è interamente dedicata alle sue figlie con disturbo dello spettro autistico, mette a nudo la sua personalità offrendo a chi legge  la chiave per aprire o riaprire la porta della propria interiorità per rimarginare le originarie ferite.

“Credevo col mio viaggio all’inverso, rivelatosi inaspettatamente portentoso, di poter risolvere tante questioni come per incanto, invece mi trovo di fronte alla difficoltà più grande: prendermi tutta la responsabilità inerente alle mie scelte, che la nozione d’amore, di cui ora sono in possesso, individua nella cura non più delle mie sole figlie ma, doverosamente, anche di me, che credevo di essere così forte e invece scopro di essere così fragile, e io a questo non sono abituata. Tutto l’apprendimento sul mio conto, frutto del viaggio all’inverso, sarebbe dunque un sapere dall’inestimabile valore, al quale attingere il coraggio di vivere e la forza per portare avanti con dignità la mia iniziale scelta di donna di diventare mamma, quindi, di realizzare il sogno impossibile di tenere unita la mia famiglia, della spaventosa realtà e di portare a termine, come desidero, il mio compito di madre, che non sapevo sarebbe stato un viaggio così lungo e impegnativo, a tal punto complicato e avversato dal mondo esterno e dal sistema, ma al quale non ho mai pensato di porre fine, non fino a quando avrò qualcosa da dare a Laura e a Luce, in un mondo per il quale i figli fragili sono sempre e soltanto delle loro madri e impossibilitati a essere altro all’infuori che figli”.

PIU’ CI RINCHIUDONO PIU’ DIVENTIAMO FORTI

Presentazione del volume Più ci rinchiudono, più diventiamo forti di Narges Mohammadi.
Intervengono Tina Marinari, Amnesty International Italia e Parisa Nazari, attivista e mediatrice interculturale iraniana. Coordina Nadia Pizzuti.
Narges Mohammadi (1972), ingegnera, giornalista e attivista iraniana, è vicepresidente del Centro dei difensori dei diritti umani, diretto dal premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi. Dal 1998 è stata arrestata e detenuta più volte in quanto dissidente e nel maggio 2016 è stata condannata a 16 anni di reclusione per aver creato e guidato «un movimento di difesa dei diritti umani che si batte per l’abolizione della pena di morte». Dopo il rilascio nell’ottobre 2020, pochi mesi più tardi è stata nuovamente incarcerata per aver scritto Più ci rinchiudono, più diventiamo forti. Il suo lavoro è stato elogiato da Amnesty International, Reporter Senza Frontiere e PEN. Il suo documentario White Torture ha ricevuto il premio come miglior reportage all’International Film Festival e al Human Rights’ Forum. Nel 2023 ha ricevuto il premio Nobel per la Pace. La sua famiglia ora vive in Francia.

Tra le pagine, Narges Mohammadi, oltre alla sua storia raccoglie le interviste a dodici donne detenute come lei, tra cui la giornalista di fama internazionale Nazanin Zaghari-Ratcliffe e l’attivista Atena Daemi. Donne che hanno sollevato la testa di fronte al regime islamico, che si sono battute per la libertà e la democrazia, o che sono state incarcerate con accuse infondate.

Nostalgia

IN FORME DIVERSE.
Rassegna di eventi a cura di Feminism7 nell’ambito del Festival Diva’s Jazz.

Organizzata da Archivia, in collaborazione con Casa Internazionale delle Donne, Muovileidee, lesconfinate.

Giardino della Casa Internazionale delle donne Roma, Estate 2024.

Mercoledì 17 ore 19:00
Presentazione di Nostalgia di Tezeta Abraham
Intervengono Madia Mauro e Isabella Peretti

Tezeta Abraham, attrice etiope naturalizzata italiana, sarà presente per raccontare il suo avvincente memoir “Nostalgia ”edito da Harper Collins, storia di una fuga lontana nel tempo e di un meditato ritorno a Gibuti.

¡Revolucionaria!

IN FORME DIVERSE.
Rassegna di eventi a cura di Feminism7 nell’ambito del Festival Diva’s Jazz.

Organizzata da Archivia, in collaborazione con Casa Internazionale delle Donne, Muovileidee, lesconfinate.

Giardino della Casa Internazionale delle donne Roma, Estate 2024.

Mercoledì 10 ore 19:00

Lavinia Mancusi, ¡Revolucionaria!, ed. Red Star Press. Intervengono Bianca Cimiotta (FIAP) e Omerita Ranalli (Circolo Gianni Bosio). Introduce e coordina Maria Palazzesi, Responsabile Area cultura Archivia

ore 21:00
Concerto di e con Lavinia Mancusi. insieme al gruppo di musicisti composto da Mauro Menegazzi Iacopo Schiavo, Denise Di Maria, Nicolò Pagani, Gabriele Gagliarini.

Evento con il patrocinio della Casa della Memoria e del Circolo Gianni Bosio

RACCONTARE LA CURA

Presentazione del volume di Laura Marzi Raccontare la cura. Letteratura e realtà a confronto, edizioni
Futura. Con l’autrice intervengono Maria Luisa Boccia e Antonella Petricone BeFree.
La cura è un atto di potere, ma è anche una relazione in cui coesistono l’amore e il disgusto, l’odio e la
tenerezza, la fatica e l’orgoglio, in cui sentimenti nobili si avvicendano ad altri spaventosi. Questo libro
vuole fornire una cornice teorica ampia al bisogno universale di cura e garantire al contempo per le care
workers un posizionamento politico e simbolico adeguato. Il testo muove dai care studies e approda alla
critica letteraria, rimette in causa la distinzione tra finzione e realtà: nella letteratura infatti si trovano
spesso le risposte agli interrogativi sociali più complessi. L’esempio narrativo in questione è Slow Man di
J.M. Coetzee, perché in quest’opera dello scrittore sudafricano premio Nobel emergono l’aspetto
perturbante della cura, le dinamiche di potere da cui è investita, le discriminazioni di genere di cui sono
vittime le care givers.

Women’s Work in the Pandemic Economy

Sala Simonetta Tosi – Casa Internazionale delle Donne

Women’s Work in the Pandemic Economy. The Unbearable Hazard of Hierarchy
Il lavoro femminile nell’economia pandemica. Il pericolo insostenibile della gerarchia

Sarà presente l’autrice del libro
MYFAN JORDAN –
Modera Genevieve Vaughan – Ricercatrice indipendente, filosofa e semiotica femminista

Un’esplorazione del comportamento economico delle donne durante la crisi del COVID-19 in Australia, attraverso due ricerche uniche nel loro genere, che hanno messo in evidenza comportamenti molto diversi : una ricerca sulla prima linea dei lavori di assistenza e istruzione e un’altra sulle prestazioni volontarie di cure attraverso le “reti digitali di condivisione iperlocali”.

Questo libro esplora due ricerche uniche nel loro genere in merito al comportamento economico delle donne durante la crisi del COVID-19 in Australia. Il primo studio analizza la “prima linea” dell’assistenza nei settori lavorativi femminilizzati della sanità e dell’istruzione, individuando le pressioni estreme sul carico di lavoro, il deterioramento delle condizioni lavorative e un’incidenza straordinariamente elevata di mobbing sul posto di lavoro, compresi i casi di donne che prendono di mira altre donne lavoratrici. L’autrice sostiene che le « culture del posto di lavoro » sono quasi inevitabili nell’economia neoliberale avanzata australiana, dove l’eredità patri-coloniale continua a svalutare e a sottoutilizzare il lavoro delle donne.
Un secondo studio, descrive le prestazioni volontarie di cure che hanno avuto luogo in “reti digitali di condivisione iperlocali” e identifica per lo stesso periodo dei comportamenti economici molto diversi. In questo secondo caso, le donne – e occasionalmente gli uomini – si impegnavano in lavori “colmi di cura”, come il dono, l’approvvigionamento collettivo e la risoluzione dei problemi attraverso una « mentalità alveare », in linea con i modelli di economia del dono previsti dalla teoria della decrescita.
Questo libro presenta moltissimi spunti interessanti per chi si occupa di genere, sociologia ed economia, in particolare per coloro che sono interessati al lavoro di cura, all’economia del dono e al lavoro delle donne.
Myfan Jordan è fondatrice e direttrice del Grassroots Research Studio, una società di consulenza per la co-progettazione e la ricerca sociale a La Trobe University.

Abbey Lincoln, il libro di Luigi Onori / Diva’S Jazz

PRESENTAZIONE DEL LIBRO: Abbey Lincoln una voce ribelle tra jazz e lotta politica

“Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica” (L’asino d’oro edizioni) di Luigi Onori racconta la vicenda, in gran parte sconosciuta, della vocalist afroamericana.

Dagli anni ’50 agli inizi del XXI secolo la Lincoln si è trasformata da seducente supper club singer a voce del jazz d’avanguardia, da icona della lotta degli afroamericani contro la segregazione a compositrice di un personale songbook di oltre 80 canzoni. L’incontro con l’autore intende mettere a fuoco alcune tematiche, grazie anche all’ascolto della musica di Abbey Lincoln che attraversa mezzo secolo di jazz e storia americana.

Luigi Onori è critico, saggista, docente, storico del jazz. Scrive per “il manifesto”, ha collaborato a riviste di settore, pubblicato libri su jazz e Africa, Paolo Fresu e il gruppo Perigeo, nonché La storia del Jazz (2020) con R. Brazzale e M. Franco. Ha insegnato in conservatorio, è docente al Saint Louis College of Music e collaboratore della Casa del Jazz.

Ingresso Gratuito – prenotazione necessaria (100 posti)

Diva’S Jazz
su Facebook https://www.facebook.com/DivaSJazz
su Instagram https://www.instagram.com/divas_jazz/

PALESTINA ISRAELE – Parole di donne

A CURA DI
ALESSANDRA MECOZZI
GABRIELLA ROSSETTI

Una storia coloniale.
Ne parlano donne palestinesi, israeliane, italiane.
Dopo il 7 ottobre le abbiamo cercate ancora.
Anche oggi non rinunciano a parlare.
Un legame che ostinatamente attraversa i confini più difficili.

NE DISCUTONO CON LE CURATRICI
CHIARA INGRAO
LUISA MORGANTINI

MODERA
SIMONA MAGGIORELLI
Direttrice di Left

ORGANIZZA
COLLANA SESSISMOERAZZISMO, CASA EDITRICE FUTURA
GRUPPO INTERNAZIONALE CIDD