Donne che raccontano storie

Antologia di racconti
a cura di Daniela Rossi e Francesca Avanzini

Ventisette racconti autobiografici e memoir delle scrittrici selezionate per l’antologia DONNE CHE RACCONTANO STORIE curata da Daniela Rossi e Francesca Avanzini, edizioni Consulta Libri & Progetti in un  concorso nazionale, ultima tappa del progetto ideato da Daniela Rossi sulla scrittura delle donne iniziato nel 2020 per Parma Capitale della Cultura. Il progetto, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Parma e organizzato con Fragili Guerriere, Ilde e Pantarei, ha come obiettivo di indagare su cosa scrivono le donne oggi quando parlano di sé. Una giuria di donne esperte di letteratura di genere ha selezionato 27 racconti tra moltissimi per arrivare a pubblicare l’antologia. Ma di cosa scrivono le donne? Non solo di infanzia e ricordi, perlomeno non le più giovani, che hanno argomenti vicini al mondo LGBT+, ai problemi alimentari, alla maternità o alla violenza sulle donne. Le generazioni precedenti scrivono di un prima e un dopo, tra miseria e boom, tra riti ancestrali e modernità, dell’inurbamento e del passaggio traumatico dalla campagna alla città. Ma anche di figli, di genitori in declino e di badanti, di primi amori e impegno politico. Tutti racconti belli, e sapientemente scritti, capaci di evocare atmosfere e belle immagini. Le donne, quando scrivono di sé scrivono bene. 

Presenta l’antologia
Daniela Rossi

Partecipano
Maria Teresa Carbone e
Viola Lo Moro (giuria del concorso)

Reading di autrici dei racconti
Adelaide Basile, Adriana Ferrarini, Roberta Flamini, Luciana Floris, Lorenza Franzoni, Maurena Lodi, Roberta Lucarelli, Rosa Masciopinto, Viviana Pistoia, Barbara Vuano

Videoritratti di
Jonida Prifti, Franca Rovigatti, Lorenza Franzoni e Manuela Corti con Daniela Rossi.

A cura di Chiamata alle arti

Presentazione Libro “Tutte le ore e nessuna”

Venerdì 6 giugno 2025 ore 18.30
Casa internazionale delle Donne Sala Tosi
Via della Lungara 19 Roma

In occasione della presentazione del suo libro Tutte le ore e nessuna (Tamu Edizioni 2024) la scrittrice e attivista Asli Erdoğan dialoga con la scrittrice Igiaba Scego.
Con i saluti dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio


Dalla stanza di un albergo, tra posacenere ricolmi, una voce narrante ricomincia, notte dopo notte, il proprio discorso tentando di intravedere i colori che emergono dal buio e di uscire per un istante dal proprio stato di esilio. In Tutte le ore e nessuna Aslı Erdoğan sceglie di raccontare la propria vicenda umana e politica attraverso uno scavo profondo nella parola, in cui il mondo di fuori (che sia il nord Europa o il Nepal) resta coperto da un “velo tessuto di luce e buio”. Tutte le ore e nessuna racconta il lavoro della scrittura: un viaggio su una superficie rotta in mille cristalli, con un riflesso o un’eco a fare da guida.
Aslı Erdoğan (Istanbul, 1967) vive tra diversi paesi europei, esule dal 2017 dopo lunghi mesi di carcere. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue. In Italia sono disponibili Il mandarino meraviglioso (Keller, 2014), Neppure il silenzio è più tuo (Garzanti, 2017) e La città dal mantello rosso (Garzanti, 2020).
L’incontro è promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale con la collaborazione della Casa Internazionale delle Donne di Roma e di Tamu Edizioni

Sarà presente il servizio di traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS del Dipartimento Politiche Sociali e Salute svolto dalla Cooperativa Segni di Integrazione Lazio

Ingresso libero

Presentazione del libro “Tutto il bene possibile” di Sandra Ottaviani

Venerdì 23 maggio alle ore 17:00 alla Casa Internazionale delle Donne – Sala Tosi si terrà la presentazione del libro “Tutto il bene possibile” di Sandra Ottaviani. Dialoga con l’autrice Sonia Filippazzi.
Ci accompagna con la chitarra Andrea Penna.

Una storia generazionale privata che diventa universale: inizia con una scelta ben precisa che causa una reazione a catena, coinvolgendo tutte le generazioni a venire.

È una storia declinata al femminile: parte dai primi del Novecento con la nonna che si trasferisce dal Nord d’Italia al Centro Italia e arriva sino agli anni Duemila con la pronipote.

Nel romanzo vengono esplorati temi universali come l’identità, la famiglia, il genere, le ideologie, facendo della memoria personale un riflesso della memoria collettiva di una nazione.

Il libro è in uscita il 23 maggio 2025 pubblicato dalla casa editrice Affiori. Sarà acquistabile presso le librerie, il sito della casa editrice (www.giulioperroneditore.com/product-category/affiori) online, e anche durante la presentazione e il firma copie.

Presentazione del libro “LAILA, figlia dei Cedri e del Mare” di Lina Al Bitar

Venerdì 23 maggio alle ore 17:00 alla Casa Internazionale delle Donne di terrà la presentazione del libro “LAILA, figlia dei Cedri e del Mare” di Lina Al Bitar.

Una storia di sofferenza, resilienza e rinascita.
Un viaggio intenso con Laila, una bambina cresciuta in un Libano dilaniato dalla guerra, e una donna adulta trapiantata in Italia, divisa tra due mondi.
Un incontro per confrontarsi e riflettere insieme su temi universali come la guerra, la violenza e la ricerca di sé. 

Sarà presente l’editore

I diritti d’autore del libro saranno devoluti in beneficenza per le cure oncologiche in Libano

Per donazioni:
LA SPERANZA- ODV; causale: oncologia – IBAN: IT79X0501811200000017230673

Presentazione del libro “Fuorché il Silenzio” di Zeniab Entezar

T.E.H.R
9th edition

(thematic exhibition on human rights)
22-23-24 maggio 2025

Speciale dedicato a: Afghanistan,Cultura e Femminile

Ritorna T.E.H.R, il Festival diretto da Isabel Russinova, che parla di diritti umani attraverso le arti, con
uno Speciale dedicato all’Afghanistan con focus su cultura e femminile con protagonista la scrittrice e
regista Zainab Entezar. La felice collaborazione di T.E.H.R con La rete del Caffe Sospeso, la rete
internazionale di mutuo soccorso che dà voce a chi non ne ha, partita dal Festival dei Diritti umani di
Napoli, ha portato T.E.H.R, nelle ultime annualità, ad aprirsi in diverse finestre nel corso dell’anno per
ospitare personalità internazionali e le loro storie di diritti violati e quest’anno Il 22, 23 e 24 maggio
permetterà di conoscere la vita, i film e i libri di una delle più interessanti scrittrici, intellettuali e
cineaste afghane Zainab Entezar, ora riparata in esilio perché perseguitata dai talebani, dopo il loro
ritorno al potere dal 15 agosto 2021. “A noi non è permesso ridere, mostrare il viso, parlare in
pubblico, studiare, la nostra vita ora è peggio della prigione, almeno si può ridere, leggere, studiare…”
cosi la Entezar che nei giorni dedicati a lei, il 22 maggio presso la Galleria dei Miracoli ( via del Corso
528) presenterà il cortometraggio Bicycle, seguirà conversazione con Laura Iucci responsabile leadership
giving UNHCR Italia (Agenzia ONU per i rifugiati), il 23 alle ore 17.30, presenterà il suo libro “Fuorché il
Silenzio” alla Casa Internazionale delle Donne conversando con la giornalista Angela Caponnetto ,il 24
alle ore 10.30 la Consulta Intercultura del XV Municipio presenterà Fuorché il silenzio con la
giornalista Giorgia Pietropaoli presso l’Aula Polifunzionale ( Area Mercato a via Riano) a chiudere la
tappa romana sarà l’evento presso il Centro Socio Culturale Ararat ( Largo Dino Frisulio ) il 24 maggio
alle ore 17.30.
La partecipazione di Zainab Entezar allo Speciale T.E.H.R che quest’anno ha come sottotitolo
Eleuteria( dal greco) Libertà,è una seria opportunità di conoscenza volta alla difesa della libertà e della
democrazia aspetti essenziali per la dignità umana” cosi Isabel Russinova.
Il Festival T.E.H.R è presentato da Fondazione Mira ets e annovera tra i tanti partner le Università
I.A.R. ,UNINT, Roma3, La Rete NOBAVAGLIO, Stati generali delle donne, Armando Cucio Editore,
Indiecinema.

Tempi di Guerra. Un altro ascolto

Sabato 17 maggio ore 9:30 in Sala Tosi, la Casa Internazionale delle Donne di Roma ospiterà la presentazione del libro “Tempi di Guerra” di Gabriella Ripa di Meana.
Interrogano i pensieri del libro con l’autrice, la Dott.ssa Giovanna Casadio ( La Repubblica) e la Prof.ssa Fiorella Bassan (La Sapienza)

“La censura a cui abbiamo sottoposto il dolore, il pensiero profondo e la lentezza è riuscita a far scomparire l’altro, intenso come l’altro di sé, ma anche come l’altro di me.
Una scomparsa dell’altro che, a lungo andare, finisce per convocare la guerra.
Quando i popoli lottano (l’io dell’uno contro l’io dell’altro) finiscono per proiettare sul loro nemico proprio la parte straniera e oscura che li abita più intimamente.”

Il lavoro delle donne? Una questione redistributiva

Lunedì 19 maggio alle ore 18 nella Sala Tosi della Casa Internazionale delle Donne si terrà la presentazione del libro “Il lavoro delle donne? Una questione redistributiva” di Luisa Corazza.

Il libro affronta i problemi attuali delle donne confrontandosi con le acquisizioni del femminismo contemporaneo, a partire dal pensiero della differenza fino ad arrivare all’analisi intersezionale.
La proposta è di affrontare le diseguaglianze che penalizzano le donne sul lavoro guardando non solo agli strumenti classici della lotta alle discriminazioni, ma anche al campo più ampio delle politiche pubbliche per valorizzarne la prospettiva redistributiva.

Introduce e modera Claudio De Fiores
Ne discutono con l’autrice Laura Ronchetti e Annalisa Rosselli

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “DONNE” DI SILVINA BENTIVEGNA

Donne di Silvina Bentivegna

Ogni donna che rimane intrappolata in una relazione violenta, avvolta dalla grande ragnatela degli uomini tossici, ha bisogno di un processo di guarigione e riparazione del danno per tutta la violenza subita nel corso della relazione, abusi psicologici esercitati dai loro ex, molti dei quali psicopatici o narcisisti

Donne che magari entrano nella frustrazione di un amore non corrisposto, sono cadute forse nella convinzione del mito romantico: la credenza che l’amore sia la via privilegiata per la felicità della donna. Quando, in realtà, questa falsa convinzione o la mancanza di reciprocità nella coppia le intrappola, non solo a causa della disuguaglianza, ma anche per via dell’egoismo e della subordinazione alle libertà proprie dell’uomo

Donne è un invito a comprendere che è possibile instaurare rapporti affettivi, quando gli stereotipi di genere, la tossicità nella coppia e, soprattutto, i legami sono
liberi e senza violenza. Il cambiamento inizia da una. Il cambiamento inizia da ognuna. Questo impegno è un patto con sé stessi. La decostruzione inizia con la propria soggettività. Il momento in cui le donne verranno ricambiate emotivamente sarà quando il maschilismo non ci dominerà più.

DAI IL TUO CONTRIBUTO E SOSTIENI L’EVENTO

Presentazione del Libro “STAR DI CASA” di Fabrizia Ramondino

INTERVIENE LA SCRITTRICE GIULIA ALBERICO

UN MEMOIR PROFONDO, IRONICO, PERSONALE, TRA RICORDO E RACCONTO, RIFLESSIONE E INTROSPEZIONE DI UNA GRANDE SCRITTRICE CHE PARAFRASA IL MONDO LIBERA DA COSTRIZIONI E PREGIUDIZI.

La presentazione del libro “Star di casa”, a cura della casa editrice Orizzonte Milton, sarà alle ore 17:30 nella Sala Tosi al piano terra della Casa Internazionale delle Donne di Roma in Via della Lungara, 19 (zona Trastevere) e sarà presente la scrittrice Giulia Alberico.

Breve descrizione del libro:
In Star di casa ad essere rievocato è un passato di ricordi familiari, di giochi d’infanzia serissimi e di leggende, di catastrofi storiche e di impegno e delusione politica, di lotte sociali e di emancipazione femminile, che ricostruisce, attraverso l’esperienza soggettiva di Fabrizia Ramondino, uno spaccato umano e sociale della storia del nostro paese. Con nostalgia e affetto, incanto e disinganno Ramondino risveglia dal torpore della polvere un mondo assurdo, magnifico e spietato che chiede di essere conservato in tutta la sua contraddittoria euforia. Il microcosmo napoletano è il perfetto scenario che dentro di lei si espande, si dilata fino a diventare mondo, strumento di comprensione che travalica continuamente e con totale naturalezza il labile confine tra conscio e inconscio, tra ciò che esiste e ciò che viene immaginato. Questo testo di Fabrizia Ramondino – inserendosi nella continuità di una genealogia di scrittrici – riesce a illuminare e svelare le fattezze di un universo segreto: meraviglioso e crudele, intimo e universale. Un paesaggio esistenziale che muta a seconda degli occhi di chi guarda e della memoria di chi rievoca.

Sull’autrice:
Fabrizia Ramondino (Napoli, 1936 – Gaeta, 2008). Sono molti i luoghi che segnano la vita della scrittrice: Maiorca, Napoli, la penisola sorrentina, la Francia, la Germania, la costa laziale. Da sempre attiva nel sociale, nel 1977 scrive Napoli. I disoccupati organizzati. Nel 1981 pubblica Althénopis a cui seguiranno: Storie di patio, Un giorno e mezzo e Dadapolis. Caleidoscopio napoletano. Degli anni ’90 sono Star di casa e Guerra di infanzia e di Spagna. Con Mario Martone scrive la sceneggiatura del film Morte di un matematico napoletano. Lo stesso Martone metterà in scena il suo testo teatrale dal titolo Terremoto con madre e figlia. Dalla sua permanenza nel deserto algerino nasce il libro Polisario. Un’astronave dimenticata nel deserto. Scrive Passaggio a Trieste dopo aver frequentato il Centro Donna Salute Mentale triestino. Nel 2002 pubblica Il libro dei sogni e nel 2010 Taccuino tedesco.
Muore improvvisamente per un malore sulla spiaggia di Sant’Agostino. Il giorno seguente viene pubblicato il suo ultimo romanzo La via.

Sulla relatrice:
Giulia Alberico è nata a San Vito Chietino e ha insegnato Italiano e Storia negli istituti superiori, vive a Roma. Scrittrice e critica letteraria, è autrice di Madrigale (Sellerio, 1999/2021, premio Arturo Loria, 2000), Il gioco della sorte (Sellerio, 2002), Come Sheherazade (Rizzoli, 2004), I libri sono timidi (Filema, 2007/Gaalad, 2023, premio Torre Petrosa, 2008) Il vento caldo del Garbino (Mondadori, 2007), Cuanta pasion! (Mondadori, Strade Blu, 2009), Un amore sbagliato (Sonzogno, 2017), La Signora delle Fiandre (Piemme, 2021) e Il Segreto di Vittoria. Vittoria Colonna ai tempi di Michelangelo (Piemme, 2024).

Le ragazze che volevano cambiare il mondo

Intervengono: Mirella Manocchio, presidente FDEI, Claudio Paravati, direttore della rivista Confronti, Myriam Pezeshki, artista e attivista iraniana, e l’autrice del volume Doriana Giudici.

Il volume presenta lo sviluppo giuridico e sociale dell’impegno femminile negli anni 60-90 per acquisire la parità di diritti. L’autrice Doriana Giudici, ex sindacalista e presidente della FDEI negli anni 80-90, ripercorre le tappe di questa lotta anche attraverso la sua esperienza personale in ambito politico e di fede evangelica. L’autrice non vuole lasciare una sorta di testamento dell’impegno che fu, ma desidera coinvolgere le donne di oggi in questo percorso verso la parità reale che ha ancora molte tappe da fare.

L’incontro che si svolgerà alle ore 17.30 in Sala Tosi alla Casa Internazionale delle Donne , in Via della Lungara 19 (zona Trastevere), non si limiterà a presentare il volume, ma sarà occasione per mettersi in dialogo con esso e con l’autrice attraverso la lettura critica di tre voci differenti per storia e ruolo, ma tutte impegnate nel sostenere la lotta di emancipazione delle donne nel mondo.

Nella settimana dell’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, CaraDonnaCollective e FDEI presentano la mostra fotografica “La versione di Eva. CaraDOnna2025”, che verrà inaugurata il 7 marzo alle ore 18:30 alla Casa Internazionale delle Donne nella Sala Ingargiola, al piano terra. Il progetto è finanziato con i fondi OttoPerMille dell’UCEBI.

Questa mostra fotografica che, attraverso scatti d’autore, vuole celebrare tutte le voci e tutti i volti che avranno preso parte alle sessioni fotografiche.

La mostra è stata costruita al fine di valorizzare le storie, i pensieri e le emozioni di qualunque donna, ma pure degli uomini, che avranno voluto esprimersi attraverso un messaggio “dipinto” sul proprio corpo, dando vita a una pluralità di visioni, esperienze e messaggi, per un racconto collettivo che celebra diversità, creatività e forza.

Senza spegnere la voce. Il potere sul corpo delle donne da Valentina Milluzzo a tutte noi

Nel 2016 muore nell’Ospedale di Catania Valentina Milluzzo, incinta di quattro mesi. La famiglia afferma da subito che i ginecologi non sono intervenuti con l’aborto che l’avrebbe salvata in quanto obiettori di coscienza. In prima sede di giudizio i medici vengono condannati a sei mesi di reclusione ma in appello vengono assolti. Giorgia Landolfo riassume minuziosamente la storia di questa tragedia e rimette al centro il problema delle cure alle donne. L’aborto non è soltanto un problema di libera scelta ma anche un problema di cure adeguate alle donne.

Interverranno: Giorgia Landolfo, autrice, Elisabetta Canitano, ginecologa, Celeste Costantino, vicepresidente Una Nessuna Centomila, Chiara Sicurella e Giuditta Bussà, editrici Nous.

“Il mostro ha gli occhi azzurri. Il delitto di Ponticelli” di Giuliana Covella

STORIE DA RACCONTARE.
Storie semplici o straordinarie, personali o collettive. Storie raccontate da donne. Storie che dovresti conoscere. Nasce un nuovo percorso che parte e ritorna alla Casa internazionale delle donne di Roma dove la voce di autrici, scrittrici, artiste trova il suo spazio, e parla al mondo che cambia.

Presentazione del libro “Il mostro ha gli occhi azzurri. Il delitto di Ponticelli” di Giuliana Covella

Interverranno: Giuliana Covella, autrice e giornalista, Celeste Costantino, vice presidente di Fondazione Una, nessuna, centomila e Ass. DaSud, Domenica Santarcangelo, avvocata e vice presidente della Casa internazionale delle donne e presidente dell’Ass. La Stanza di Eva, Valentino Maimone, giornalista si occupa di errori giudiziari www.errorigiudiziari.com.
letture a cura di: Ferdinando Maddaloni

SINOSSI
2 luglio 1983, Napoli est, Ponticelli, Rione Incis.
Due bambine seviziate e ammazzate: Barbara Sellini, 7 anni, e Nunzia Munizzi, 10 anni.
Tre condannati: Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schia vo.
Un facilitatore e acceleratore della risoluzione del caso, Mario Incarnato, camorrista affiliato alle Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutulo poi pentito, noto anche per essere stato uno degli accusatori del conduttore televisivo Enzo Tortora.
La camorra in quegli anni, è impiegata in una delle più sanguinose contese interne tra la Nuova Camorra Organizzata e la Nuova Famiglia, coglie forse, quindi, l’occasione, il macabro omicidio, per distrarre, distogliere l’attenzione e consegnare quanto prima all’opinione pubblica gli autori del reato, i pedofili, i mostri.

Il libro “Il mostro ha gli occhi azzurri. Il delitto di ponticelli” di Giuliana Covella è un libro che mira a far luce sul caso, oggi tornato alla ribalta nazionale grazie all’interesse della politica e alla nuova richiesta di revisione che Ciro, Giuseppe e Luigi chiedono per dimostrare la loro innocenza. È dei primi di agosto 2023 la notizia che la Procura di Napoli (con un’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, titolare del pool reati contro le fasce deboli) ha aperto un fascicolo sul caso.
Un’indagine che, a 40 anni di distanza, non rappresenta una revisione, ma prevede verifiche ulteriori che potrebbero servire a fare giustizia per le piccole Nunzia e Barbara. La storia è stata raccontata da una docu-serie  su Sky Original in quattro puntate

L’AUTRICE
Giuliana Covella, classe 1972, giornalista professionista dal 2009, laureata in Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli, con una tesi in Storia del teatro moderno e contemporaneo, dopo aver conseguito un master in Realizzazione e Gestione di contenuti editoriali con Il Denaro e l’AIE, ha iniziato a scrivere per il quotidiano Napolipiù, proseguendo con Il Roma, Metropolis e Il Mattino, dove attualmente si occupa di cronaca, cultura e spettacoli.  Ha scritto per i settimanali Gente e IO Donna ed è autrice di quattro libri ispirati a casi di cronaca nera e giudiziaria (“Otto centimetri di morte”; “L’Uomo nero ha gli occhi azzurri” sul delitto delle bimbe di Ponticelli, che nel 2012 fu allegato all’istanza di revisione del processo dall’ex giudice Ferdinando Imposimato; “Fiore…come me”, su 10 storie di femminicidio e la prefazione del magistrato Raffaele Cantone; “Rapido 904 – la strage dimenticata”); è stata inoltre insignita di numerosi riconoscimenti per l’impegno civile e la legalità: tra gli altri, Premio Teresa Buonocore; Premio Campania Terra Felix; Premio Pippo Fava/Uniti per la Legalità; Premio Franco Landolfo; Premio Paolo Borsellino; Premio Candelaio; Premio Megaris; Premio Carlo La Catena.

Un progetto di Crisi come opportunità, Associazione DaSud, Casa internazionale delle donne, Forma Liquida, Archivia e Zalib.

TEHR 8a Edizione / I giovani  vittime di  guerre e poteri

TEHR 8a Edizione
Direzione artistica Isabel Russinova
Roma  3 dicembre 2024
I giovani  vittime di  guerre e poteri

PROGRAMMA
TEHR ARTE e LETTERATURA
3 dicembre 2024

Ore 11.30  presentazione di Oratoria per la pace di Luca Filipponi
Luca Filipponi, Presidente Menotti Art Festival Spoleto, già relatore al Nobel per la letteratura 2022 e al  Nobel per la Pace 2023 e membro della Commissione Scientifica della Nobel Week.
Il libro raccoglie i discorsi più celebri e significativi dei vari Premi Nobel
Conversazione con l’autore.
Partecipa padre Marco Staffolani, Ufficio Cultura Vicariato di Roma
Letture a cura dell’attrice Claudia Portale
Modera Isabel Russinova direttore artistico TEHR

Esposizioni
Esposizione dell’opera di Gabriella Sernesei che ritrae Narges Mohammadi, attivista diritti umani iraniana, Nobel per Pace 2023 e delle illustrazioni di Isabel Russinova dedicate a Rabia Balkhi, poetessa medievale persiana e faro dell’emancipazione femminile,

Narges Mohammadi Nobel per Pace 2023. Detenuta al carcere di Elvin a Teheran non ha potuto ritirare il suo premio, che è stato consegnato ai figli Ali e Kiana Rehmani e al marito Taghi.
Sul palco alla serata di premiazione del Nobel  è rimasta la sedia vuota di Narges.

Consegna attestato

Ore 17.30 Presentazione Libro di Federico Raponi ”Quando il Fumo si dirada”
Il libro, premiato al Concorso Letterario Terzo Millennio ( 24 edizione),è un viaggio che racconta la corsa del giovane attivista che 30 anni voleva cambiare il mondo, come altri, tanti giovani di allora ma anche come sempre i giovani, ed ecco gli anni della Pantera, dei centri sociali, del Chiapas del Kurdistan, del Processo a Priebke al Teatro Valle e la nascita di Radio Onda Rossa e poi la passione per il cinema e il teatro…e così Federico Raponi  si racconta.

Conversazione con l’autore
Partecipano
Fabio del Greco, regista, direttore artistico e creatore di  INDIECINEMA
Modera Isabel Russinova direttore TEHR

Consegna attestati

Via della Speranza

Il giorno 13 dicembre 2024, alle H. 17:00, avrà luogo la presentazione del romanzo: “Via della Speranza” a cura dell’autrice Carla Guelfi. Dopo una breve introduzione, le signore: Maria Teresa Torti e Silvia Giannetti, relatrici, daranno il via a riflessioni sui personaggi e a letture di parti estrapolate dal libro. Le stesse porranno, al termine, qualche domanda all’autrice.  A sottolineare gli ambienti descritti nel romanzo, il baritono Daniele Massimi canterà pochi neumi gregoriani, mentre, il mezzosoprano Elisabetta Berto interpreterà uno stornello romano.

In conclusione, se ci saranno, risposte a domande da parte del pubblico.

E’ questo che volevo?

Presentazione del libro: E’ questo che volevo?
di Mariagrazia Fontana

Dialogano con l’autrice: Oriella Savoldi ed Esther Weber
Saluti di Maura Cossutta

Ha chiuso l’ambulatorio ed è scomparsa, lasciandole senza medico curante. Le quattro amiche, prossime alla pensione, scelgono di ritrovarsi per tentare di capire che ne sia stato di Bianca. Negli anni ’70 avevano condiviso l’appartamento durante il corso di laurea in medicina e militato nello stesso collettivo femminista, poi ciascuna aveva imboccato la propria strada. Il romanzo si compone di differenti voci di donne che raccontano il loro tentativo di lavorare e vivere senza rinunciare a sé, il rapporto con il potere maschile dentro e fuori casa. Un potere da rivendicare o da mettere in crisi? Dopo anni si ritrovano in una baita di montagna per ricucire le loro vite contorte intorno alla domanda: è questo che volevo?

Mariagrazia Fontana, fino a pochi anni fa chirurga nella sanità pubblica. Ha attivato il protocollo di accoglienza delle donne vittime di violenza in emergenza, in collaborazione con la Casa delle donne di Brescia. Fa parte del Cerchio della scrittura, gruppo di donne interessate a parole radicate nell’esperienza femminile.

L’autodifesa delle donne. Pratiche, diritto, immaginari nella storia

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,
domenica 24 novembre p.v. alle 16.30, si terrà presso la Sala Lonzi della Casa internazionale delle donne (ingresso da Via S. Francesco di Sales 1a), la presentazione del volume
L’autodifesa delle donne. Pratiche, diritto, immaginari nella storia
a cura di Simona Feci e Laura Schettini (2024),
di recente pubblicazione nella collana “Storia delle donne e di genere” promossa dalla Società italiana delle storiche presso l’editrice Viella.

Introducono
Maura Cossutta, presidente della Casa internazionale delle donne
Vinzia Fiorino, presidente della Società italiana delle storiche

Intervengono le autrici
Alessandra Chiricosta
Francesca Frisone
Lorenza Moretti
Flores Reggiani
Leila Spignese
Paola Stelliferi

Coordinano
Simona Feci
Laura Schettini

Uranio impoverito: la terra è tutta un lutto

Presentazione del libro “Uranio impoverito: la terra è tutta un lutto” di Marilina Veca

EDIZIONI SENSIBILI ALLE FOGLIE

Sarà presente l’autrice Marilina Veca (Wilpf Italia)

Presenta e introduce Patrizia Sterpetti (Wilpf Italia)

Da alcuni decenni si fa uso dell’uranio impoverito nella costruzione di armamenti e munizioni. Benché non sia ufficialmente riconosciuto un nesso tra l’esposizione alle polveri conseguenti alle esplosioni prodotte da queste armi – tanto nei teatri di guerra quanto nei Poligoni militari – e l’insorgere di gravi malattie con esito letale, il libro documenta, attraverso risultanze di inchieste e testimonianze dirette di chi ne ha vissuto gli esiti sulla propria pelle, le conseguenze dell’uso dell’uranio impoverito, devastanti per le persone e per l’ambiente. Le storie di alcuni militari e di famigliari di vittime anche civili si alternano alla documentazione sulle criticità italiane intorno alla sicurezza nei Poligoni militari e nelle missioni all’estero, in particolare in Somalia e in Kosovo. Ai bombardamenti Nato sulla Serbia nel 1999 è dedicato un capitolo che illustra i danni all’ambiente provocati dalle operazioni militari a cui ha partecipato con entusiasmo anche l’Italia. 

MARILINA VECA vive e lavora a Roma. Laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, specializzata in Paleografia latina, archivistica e diplomatica presso l’Archivio Segreto Vaticano, ha lavorato nel settore relazioni internazionali di varie istituzioni. Presidente di Rinascere Onlus, che opera a favore di vari progetti di pace e di sostegno umanitario, in particolar modo per le enclavi serbe del Kosovo e Metohija, è autrice di molti volumi, fra i quali: Kosovo e Metohija, il ritorno impossibile, Filip Vjesnić Editore, Belgrado 2007; Zločini. Kosovo, il silenzio e la memoria, Sensibili alle foglie, 2017; Percorsi e ripercorsi, Fondazione Karić, Belgrado 2023. Ha realizzato con il regista Alessandro Antonaroli un cortometraggio in Kosovo e Metohija dal titolo “Katastrofa”. Insignita del Karić Foundation Award – Laurea ad honorem in Giornalismo, nel novembre 2019. È membro d’onore dell’A.N.V.U.I.  Associazione Nazionale Vittime Uranio. Ha ricevuto il Premio Italia diritti umani 2024 dalla Free Lance International Press.

Visibili e influenti / Le donne italiane ci sono

Francesca Calamita (University of Virginia) presenta il suo ultimo libro: Visibili e influenti: le donne italiane ci sono (Biblion edizioni). https://www.biblionedizioni.it/prodotto/visibili-e-influenti/

L’autrice sarà in conversazione con Luciana D’Arcangeli (Flinders University/American University of Rome).

Francesca Calamita è professoressa associata presso il Dipartimento di spagnolo, italiano e portoghese dell’Università della Virginia e affiliata al Dipartimento di studi di genere della medesima istituzione. Direttrice del corso di laurea in Italian Studies e di UVa a Siena e Firenze, si divide tra l’Italia e gli Stati Uniti. Si occupa di questioni di genere in ambito italiano ed europeo, femminismo transnazionale, scrittura femminile, cultura pop e cinema delle donne. Autrice di Linguaggi dell’esperienza femminile (2015), co-curatrice di Food Obsession, Starvation and Identity (2017) e Eve’s Sinful Bite (2020), è ideatrice e co-autrice di DiversITALY (2022), il primo libro di testo per studiare italiano con la parità di genere.

Luciana d’Arcangeli ha insegnato in Australia presso la Flinders University e, rientrata in Italia, è Professoressa Associata presso la American University of Rome.  Saggista, traduttrice, interprete e curatrice di vari volumi collettanei e numeri speciali di riviste sul teatro e cinema italiano pubblicati in tutto il mondo, sua è la monografia I personaggi femminili nel teatro di Dario Fo e Franca Rame (Cesati, 2009). Gli ultimi lavori sono Atti di accusa. Testi teatrali e interviste sulla rappresentazione della violenza contro le donne (Aracne, 2019) e Staging Violence Against Women and Girls: Plays and Interviews (Bloomsbury, 2023); due volumi che che scaturiscono dal progetto del gruppo di ricerca internazionale da Lei guidato fino al 2022 intitolato ‘Indelible/Indelebile’ sulla rappresentazione nelle arti performative e visuali della violenza contro le donne e le bambine.
Vincitrice nel 2016 del Premio Italia nel Mondo, seguito nel 2017 dal Diploma di Benemerenza ‘Medaglia d’Oro’ della Società Dante Alighieri per il lavoro di diffusione della cultura italiana all’estero, e nel 2018 il Premio alla Traduzione letteraria dell’Istituto di Cultura Italiana di Melbourne.

Sally (Sarah Patricia) Hill è professoressa di Studi Globali presso Te Herenga Waka – Victoria University di Wellington, Nuova Zelanda. Si occupa della rappresentazione delle identità marginalizzate e della memoria storica nella cultura visiva e materiale. Tra i progetti recenti si annovera la co-curatela (insieme a Luciana D’Arcangeli) del numero speciale di ‘Violence Against Women’: Indelible: Violence Against Women and Their Resistance to It in the Visual and Performing Arts in Italy and Beyond (2023). Con Giacomo Lichtner, dirige il progetto di ricerca finanziato dall’Australasian Centre for Italian Studies “Tracce scomode del passato: la reazione all’eredità del fascismo tra rimozione e risignificazione.”

Femministe di un unico mondo

Femministe di un unico mondo

Di Bianca Pomeranzi, a cura di Carla Cotti

Intervengono:
Maura Cossutta
Ilaria Boiano
Anna Simone
Coordina: Carla Cotti

La Casa internazionale delle donne, in collaborazione con Fandango, presenta, il 4 ottobre, l’ultimo libro di Bianca Pomeranzi, Femministe di un unico mondo (ed. Fandango): un testo intimo che ripercorre la storia del movimento politico globale femminista e un libro che racconta di una esperienza professionale e politica preziosa, quella di Bianca, che diventa strumento a disposizione dei nuovi femminismi. Utile per interpretare i fatti del mondo ma anche per indicare la strada del cambiamento.

E’ a partire da questo testamento, che Bianca Pomeranzi ci consegna, che la Casa internazionale delle donne ha deciso di dare avvio ad un altro prezioso progetto: una Scuola Politica Femminista a lei intitolata. Non solo un sentitissimo omaggio, ma soprattutto un modo per raccogliere il testimone di una vita dedicata all’affermazione della libertà femminile in tutto il mondo.

Il percorso formativo della scuola femminista e la sua organizzazione sarà illustrata nella stessa giornata del 4 ottobre, nell’ambito della presentazione del libro.

L’appuntamento è, perciò, Venerdì 4 ottobre, alle ore 18, presso la Casa internazionale delle donne (via della Lungara 19-Roma)

Grammatica di un desiderio

Lunedì 30 settembre alle ore 18.00, presso la Casa Internazionale delle Donne, Vanessa Tonnini presenta il
suo romanzo d’esordio Grammatica di un desiderio, in dialogo con Francesco Piccolo.
Una potente storia da cui emerge con forza la disperazione e la speranza, la paura e il desiderio di riscatto
dei suoi personaggi.
Un percorso di formazione sentimentale che viaggia tra i primi del Novecento e gli anni Settanta, un romanzo importante sulla scoperta del desiderio e la necessità di un vocabolario, anche quando il mondo ci vede come errori.

TRAMA: Come si cresce se non si hanno parole per dire il mondo, i propri pensieri e i propri desideri?
Nicaredda è nato in una famiglia di sei figli, il padre morto in miniera e la madre soffocata dai doveri e dalla fame. Non gli hanno insegnato che le poche parole necessarie a sopravvivere e, nei primi anni della sua vita, lui non ha sentito il bisogno di conoscerne altre. Quando però viene mandato alla solfatara, tutto
cambia. La nuova vita è fatta di buio, cunicoli stretti che levano il fiato e paura, ma è fatta anche di corpi, di ragazzi come lui, i muscoli guizzanti e lo sguardo profondo, e Nicaredda sente nascere dentro di sé qualcosa a cui non sa dare un nome. È solo anni dopo –in seguito alla fuga rocambolesca da quel luogo di morte, al vagabondaggio per i villaggi della Sicilia, a una retata dei militari fascisti che lo mandano al confino alle Tremiti –che incontra Ruggero e le pulsioni si trasformano in gesti, l’istinto si fa sentimento e i pensieri confusi diventano parole. Ruggero è l’amore della sua vita e lì, su quell’isola ai confini del mondo, lontani da tutto, dove la disparità tra loro, il figlio orfano di un minatore e il gentiluomo di nobile stirpe, non esiste.
Anni dopo, Nicaredda scrive una lunga lettera per raccontare a Ruggero il tempo che li ha visti separati. Ora ha tutte le parole per potersi spiegare, ma teme che a ricevere quanto ha scritto ci sia ormai solo un
fantasma. Ma forse non è davvero questo che conta, l’importante è aver capito chi è stato e chi è
diventato.


VANESSA TONNINI, autrice e sceneggiatrice, ha vissuto nell’ex-Jugoslavia e a Parigi. Da più di dieci anni si
occupa di promozione e sviluppo di progetti audiovisivi internazionali. Come selezionatrice, ha
programmato diverse manifestazioni di cinema, è direttrice artistica di Rendez-Vous, il festival dedicato al
cinema francese. Ha pubblicato reportage e libri di viaggio.