Nostalgia

IN FORME DIVERSE.
Rassegna di eventi a cura di Feminism7 nell’ambito del Festival Diva’s Jazz.

Organizzata da Archivia, in collaborazione con Casa Internazionale delle Donne, Muovileidee, lesconfinate.

Giardino della Casa Internazionale delle donne Roma, Estate 2024.

Mercoledì 17 ore 19:00
Presentazione di Nostalgia di Tezeta Abraham
Intervengono Madia Mauro e Isabella Peretti

Tezeta Abraham, attrice etiope naturalizzata italiana, sarà presente per raccontare il suo avvincente memoir “Nostalgia ”edito da Harper Collins, storia di una fuga lontana nel tempo e di un meditato ritorno a Gibuti.

¡Revolucionaria!

IN FORME DIVERSE.
Rassegna di eventi a cura di Feminism7 nell’ambito del Festival Diva’s Jazz.

Organizzata da Archivia, in collaborazione con Casa Internazionale delle Donne, Muovileidee, lesconfinate.

Giardino della Casa Internazionale delle donne Roma, Estate 2024.

Mercoledì 10 ore 19:00

Lavinia Mancusi, ¡Revolucionaria!, ed. Red Star Press. Intervengono Bianca Cimiotta (FIAP) e Omerita Ranalli (Circolo Gianni Bosio). Introduce e coordina Maria Palazzesi, Responsabile Area cultura Archivia

ore 21:00
Concerto di e con Lavinia Mancusi. insieme al gruppo di musicisti composto da Mauro Menegazzi Iacopo Schiavo, Denise Di Maria, Nicolò Pagani, Gabriele Gagliarini.

Evento con il patrocinio della Casa della Memoria e del Circolo Gianni Bosio

IN FORME DIVERSE

Rassegna di eventi a cura di Feminism7 nell’ambito del Festival Diva’s Jazz.

Organizzata da Archivia, in collaborazione con Casa Internazionale delle Donne, Muovileidee, lesconfinate.

Giardino della Casa Internazionale delle donne Roma, Estate 2024.

SETTEMBRE


Mercoledì 4 ore 18:30
Laura Marzi Raccontare la cura, edizioni Futura. Presentazione del volume. Con l’autrice intervengono Maria Luisa Boccia filosofa e Antonella Petricone di BeFree.

Giovedì 5 ore 18:30
Narges Mohammed Più ci rinchiudono più diventiamo forti, ed. Mondadori. Presentazione del volume. Interviene Parisa Nazari

Giovedì 19 ore: 21.00
Un volo leggero, per rispondere con la vita. Evelina Meghnagi con l’Ashira ensemble con , Bruno Zoia, Felice Zaccheo, Elisabetta Colla, Flaviana Rossi, Lucia Staccone. Spettacolo ispirato al racconto Canterò per il re di Franca De Angeli, in Monologhi, ed. Le Mezzelane casa editrice.

Women’s Work in the Pandemic Economy

Sala Simonetta Tosi – Casa Internazionale delle Donne

Women’s Work in the Pandemic Economy. The Unbearable Hazard of Hierarchy
Il lavoro femminile nell’economia pandemica. Il pericolo insostenibile della gerarchia

Sarà presente l’autrice del libro
MYFAN JORDAN –
Modera Genevieve Vaughan – Ricercatrice indipendente, filosofa e semiotica femminista

Un’esplorazione del comportamento economico delle donne durante la crisi del COVID-19 in Australia, attraverso due ricerche uniche nel loro genere, che hanno messo in evidenza comportamenti molto diversi : una ricerca sulla prima linea dei lavori di assistenza e istruzione e un’altra sulle prestazioni volontarie di cure attraverso le “reti digitali di condivisione iperlocali”.

Questo libro esplora due ricerche uniche nel loro genere in merito al comportamento economico delle donne durante la crisi del COVID-19 in Australia. Il primo studio analizza la “prima linea” dell’assistenza nei settori lavorativi femminilizzati della sanità e dell’istruzione, individuando le pressioni estreme sul carico di lavoro, il deterioramento delle condizioni lavorative e un’incidenza straordinariamente elevata di mobbing sul posto di lavoro, compresi i casi di donne che prendono di mira altre donne lavoratrici. L’autrice sostiene che le « culture del posto di lavoro » sono quasi inevitabili nell’economia neoliberale avanzata australiana, dove l’eredità patri-coloniale continua a svalutare e a sottoutilizzare il lavoro delle donne.
Un secondo studio, descrive le prestazioni volontarie di cure che hanno avuto luogo in “reti digitali di condivisione iperlocali” e identifica per lo stesso periodo dei comportamenti economici molto diversi. In questo secondo caso, le donne – e occasionalmente gli uomini – si impegnavano in lavori “colmi di cura”, come il dono, l’approvvigionamento collettivo e la risoluzione dei problemi attraverso una « mentalità alveare », in linea con i modelli di economia del dono previsti dalla teoria della decrescita.
Questo libro presenta moltissimi spunti interessanti per chi si occupa di genere, sociologia ed economia, in particolare per coloro che sono interessati al lavoro di cura, all’economia del dono e al lavoro delle donne.
Myfan Jordan è fondatrice e direttrice del Grassroots Research Studio, una società di consulenza per la co-progettazione e la ricerca sociale a La Trobe University.

Abbey Lincoln, il libro di Luigi Onori / Diva’S Jazz

PRESENTAZIONE DEL LIBRO: Abbey Lincoln una voce ribelle tra jazz e lotta politica

“Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica” (L’asino d’oro edizioni) di Luigi Onori racconta la vicenda, in gran parte sconosciuta, della vocalist afroamericana.

Dagli anni ’50 agli inizi del XXI secolo la Lincoln si è trasformata da seducente supper club singer a voce del jazz d’avanguardia, da icona della lotta degli afroamericani contro la segregazione a compositrice di un personale songbook di oltre 80 canzoni. L’incontro con l’autore intende mettere a fuoco alcune tematiche, grazie anche all’ascolto della musica di Abbey Lincoln che attraversa mezzo secolo di jazz e storia americana.

Luigi Onori è critico, saggista, docente, storico del jazz. Scrive per “il manifesto”, ha collaborato a riviste di settore, pubblicato libri su jazz e Africa, Paolo Fresu e il gruppo Perigeo, nonché La storia del Jazz (2020) con R. Brazzale e M. Franco. Ha insegnato in conservatorio, è docente al Saint Louis College of Music e collaboratore della Casa del Jazz.

Ingresso Gratuito – prenotazione necessaria (100 posti)

Diva’S Jazz
su Facebook https://www.facebook.com/DivaSJazz
su Instagram https://www.instagram.com/divas_jazz/

PALESTINA ISRAELE – Parole di donne

A CURA DI
ALESSANDRA MECOZZI
GABRIELLA ROSSETTI

Una storia coloniale.
Ne parlano donne palestinesi, israeliane, italiane.
Dopo il 7 ottobre le abbiamo cercate ancora.
Anche oggi non rinunciano a parlare.
Un legame che ostinatamente attraversa i confini più difficili.

NE DISCUTONO CON LE CURATRICI
CHIARA INGRAO
LUISA MORGANTINI

MODERA
SIMONA MAGGIORELLI
Direttrice di Left

ORGANIZZA
COLLANA SESSISMOERAZZISMO, CASA EDITRICE FUTURA
GRUPPO INTERNAZIONALE CIDD

Nel marsupio della storia

Tra la fine dell’Ottocento e il Novecento, un giovane italiano, Alberto
Prasso, parte da un paesino del Piemonte. Ha un sogno: trovare l’oro e
aprire una miniera. Ci prova in America, poi in Sudafrica e infine riesce a
realizzare il progetto in Etiopia, dove diventa amico del re Menelik e
ottiene le conces- sioni. Nel 1928, suo nipote Oreste e altri parenti lo
raggiungono in Africa per affiancarlo nell’attività. Poi all’improvviso
l’Italia fascista invade l’Etiopia
Gli italiani che vivono lì subiscono gli effetti di una efferata invasione
militare, lacerati tra il senso di appartenenza alla cultura che li ha accolti e
l’obbligo imposto dalla madrepatria di prendere le armi contro gli etiopi.
Maria Abbebù Viarengo, figlia di Oreste – nata in Etiopia e vissuta poi
in Italia – in dialogo con suo padre, traccia un filo delle tante storie nella
Storia, restituendoci in maniera vivida e concreta i fatti avvenuti. Li
arricchisce della propria gioiosa e pulsante esperienza di vita di bambina
e ragazza, testimone di un’Etiopia ricca di tradizioni travolta
dall’incontro culturale con l’Occidente.

Corpi e carcere

La storia del primo corpo di polizia femminile introduce i nuovi orizzonti della dimensione-carcere, dalla prevenzione e repressione dei reati contro la pubblica moralità e il buon costume alla restituzione della reo alla società. Le tante voci intorno alla presentazione del volume di Liliosa Azara “Un nuovo Corpo dello Stato. La polizia femminile in Italia 1961-1981”  (Viella, 2023), accompagnano il dibattito sul complesso rapporto tra corpi e carcere, per guardare ai corpi in carcere in una prospettiva multidimensionale, dalle implicazioni penitenziarie alla percezione sociale e spirituale della esecuzione della pena. 

Liberiamoci del patriarcato

Casa Internazionale delle Donne di Roma lunedì 6 maggio 2024. h. 18.00

Incontro Liberiamoci del patriarcato

La parola “patriarcato”, a lungo ignorata dai media perché ritenuta di ambito femminista – “cosa da donne” – è tornata prepotentemente alla ribalta nei discorsi di molte e molti da quando l’ha nominata Elena Cecchettin, sorella di Giulia, come j’accuse per il femminicidio dell’11 novembre 2023. “Tutti gli uomini devono fare mea culpa”, ha detto Elena, trasformando la tragedia privata, il lutto di una famiglia in un possibile motore di cambiamento.

Ne discutiamo a partire dal numero speciale della rivista Micromega “Liberiamoci del patriarcato” (n. 2/2024) e dal tema della rivista Leggendaria “Violenza, ancora” (n.163/2024), con Cinzia Sciuto (condirettrice di Micromega), Alessandra Chiricosta (filosofa), Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice), Federica D’Alessio (giornalista), Nadia Terranova (scrittrice). Coordina Anna Maria Crispino (Feminism /direttora di Leggendaria).

Sguardi di Donne

Martedì 14 maggio 2024
Ore 17,30
Sala Simonetta Tosi/ Casa Internazionale delle Donne

Presentazione del libro “ Sguardi di Donne a 30 anni dalla IV Conferenza Mondiale delle Donne -Pechino 5-15 settembre 1995– Reportage Fotografico di Luisa Festa , a cura di Michele Miscia ( Edizione Delta3)”
Dopo i saluti di Maura Cossutta e della Sen Valeria Valente ,l’autrice dialogherà con Daniela Carlà, Maria Rosa Cutrufelli, Adriana Buffardi, Fiorenza Taricone,Livia Turco e Morena Viciani. Modera Simona Sala Direttrice Rai Radio 2
Il reportage fotografico su “Sguardi di donne “è stato realizzato da Luisa Festa in occasione della partecipazione alla IV Conferenza Mondiale delle Donne di Pechino del 1995 dal titolo “Uguaglianza, Sviluppo e Pace”, in qualità di componente della delegazione delle ONG italiane.
Il Libro è dedicato a Marisa Rodano e a Bianca Pomeranzi, protagoniste della Conferenza , che sono scomparse recentemente. La Prefazione del libro è di Livia Turco, la presentazione è a cura della Senatrice Valeria Valente ed è arricchito dalle testimonianze e saggi di alcune donne che hanno partecipato alla Conferenza nel 1995 e che saranno presenti all’incontro per raccontare la propria esperienza.
Il reportage fotografico di Luisa Festa riprende i 10 giorni della Conferenza di Pechino con un breve diario di viaggio, dei momenti più salienti della Conferenza ad Huairou ( 30 agosto-8 settembre) e di Pechino ( dal 4 al 15 settembre) . Molte foto di momenti significativi sono rimaste fuori dalle pubblicazioni e dalle esposizioni e quindi immagini inedite.
Fotografie che testimoniano e documentano la partecipazione di 30 mila donne provenienti da 186 paesi del mondo che attraverso cinquemila workshop hanno dato via ai temi della Piattaforma e la Dichiarazione di Pechino .
Tutte le partecipanti a livello globale vissero una straordinaria esperienza, con la consapevolezza di essere parte di un evento che avrebbe indirizzato il percorso femminile in direzione dei diritti fondamentali e della parità di genere.

Per la prima volta a Pechino i diritti delle donne sono stati riconosciuti diritti umani e inalienabili , così come sono state affermati i principi di empowerment e mainstreaming.
La Conferenza di Pechino del ‘95 ( ultima Conferenza Mondiale delle donne ) fu un importantissimo evento che ha segnato un momento essenziale per la conquista dei diritti delle donne. E’ quindi il risultato di due decenni di azioni e strategie a partire dal 1975 poste in essere dall’ONU per la condizione della donna a livello globale.

La presentazione dl libro sarà un occasione non solo per ricordare questa straordinaria esperienza attraverso le immagini , ma anche suscitare un dibattito e valorizzare le stesse donne che vi hanno partecipato.

Le poesie della contessa Anna De Brémont

Sabato 18 maggio alle 18 alla Casa Internazionale delle donne a Roma (via della Lungara 19) si
terrà la presentazione dei Sonetti e poesie d’amore della contessa Anna De Brémont, tradotte per la
prima volta in Italia da Valeria Di Felice per la collana I contemporanei del futuro. Omaggio a
Giuseppe Pontiggia
diretta da Roberto Michilli.
Donna dai vari talenti affascinante e controversa tra Ottocento e Novecento, Anna De Brémont
nacque a New York, trascorse la giovinezza a Cincinnati (Ohio) e poi, dopo la morte del marito,
andò a Londra e intraprese un tour internazionale, soprattutto in Europa e in Sudafrica, che la vide
protagonista in più ruoli: conferenziera, poetessa, attrice, cantante, giornalista.
Amica di Oscar Wilde e della sua famiglia, è una figura che con l’esempio si batte contro un
modello culturale che invitava le donne a non esprimersi se non come mogli e madri, portando la
sua intraprendenza americana nella società vittoriana.
Oltre alla curatrice e traduttrice del volume Valeria Di Felice, interverrà la poetessa Anna Segre.
Modererà l’incontro Patrizia Baglione.

Valeria Di Felice fonda nel 2010 la Di Felice Edizioni, casa editrice italiana specializzata nella
poesia. Ha pubblicato varie raccolte poetiche che sono state tradotte in arabo, nederlandese,
romeno, spagnolo. Nel 2016 ha curato l’antologia poetica La grande madre. Sessanta poeti
contemporanei sulla Madre
, nel 2017 la miscellanea di critica e poesia Alta sui gorghi e nel 2019 il
volume Antonio Camaioni. Nell’ordine del caos.
Nel 2018 ha tradotto, in collaborazione con Antonella Perlino, il libro di racconti della scrittrice
marocchina Fatiha Morchid, L’amore non è abbastanza e nel 2023 la raccolta poetica Sonetti e
poesie d’amore di Anna De Brémont
.

SONETTI E POESIE D’AMORE, di Anna De Brémont
Cura e traduzione di Valeria Di Felice
DI FELICE EDIZIONI, collana “I contemporanei del futuro”, diretta da Roberto Michilli
euro 25, p. 256 | 14×21 | 979-12-81082-04-5
Testo inglese a fronte.
Testo originale: Sonnets and Love Poems, J. J. Little and Co., Astor Place, New York, 1892.

Pensa agli altri

Arriva in Italia Sahar Abdallah, illustratrice egiziana premiata per le migliori illustrazioni nella letteratura araba per l’infanzia nel 2018, con il prestigioso premio Etisalat, per Pensa agli
altri, poesia di Mahmud Darwish.
Sahar Abdallah arriverà in Italia per un breve ciclo di incontri legato alla pubblicazione in Italia di Pensa agli altri, albo illustrato della poesia del poeta palestinese Mahmud Darwish. Il libro è stato pubblicato in versione bilingue italiano e arabo alla fine del 2023 per Lorusso Editore, con la traduzione di Alessandra Amorello e l’introduzione di Simone Sibilio, arabista dell’università Ca’ Foscari di Venezia.
«Tutta la poesia ti invita a pensare, a riflettere sugli altri, sulle difficoltà degli altri» sostiene Amorello in un’intervista al giornale dell’intercultura PiuCulture. «È un invito all’altruismo mentre stai facendo una serie di cose, e alla fine ti dice che, mentre stai pensando e continuando a fare tutte queste cose, di essere come una candela del buio, che vuol dire: hai pensato, adesso devi agire, fai qualcosa per gli altri, questa è l’essenza del pensiero di Darwish».
«Pensa agli altri, volumetto alla cui omonima poesia sono accompagnate le splendide illustrazioni dell’artista Sahar Abdallah» aggiunge Andrea Maffei su Micromega «è una invocazione a interessarsi, a curarsi del prossimo, a riconoscersi nel prossimo, in particolare nel prossimo oppresso».
Darwish, considerato il più importante cantore della causa del popolo palestinese, fa riferimenti universali in questo testo semplice e potente, ma allo stesso tempo inequivocabilmente collegabile all’oppressione subita dai palestinesi dal 1948 a oggi.
«Pace/guerra; stabilità/precarietà; ritorno a casa/permanenza nelle tende o in esilio; agiatezza/indigenza» secondo Simone Sibilio, sono temi centrali nell’opera del poeta che ritroviamo anche in questa
occasione.
Sahar Abdallah è un’illustratrice egiziana di libri per l’infanzia, attualmente residente in Canada. Ha vinto il premio statale di incentivo all’illustrazione in Egitto nel 2012, il premio Etisalat per l’illustrazione nel 2018 con Pensa agli altri, e il premio per il libro dell’anno 2020 negli Emirati Arabi.
Questi gli incontri previsti, a cui parteciperanno Sahar Abdallah e Alessandra Amorello:
 mercoledì 10 aprile a Bologna (h. 18.30) presentazione del libro e mostra delle illustrazioni
nella libreria Modo Infoshop;
 giovedì 11 aprile a Roma (h. 18.30) presentazione del libro e mostra delle illustrazioni alla
Casa Internazionale delle Donne;
 sabato 13 aprile a Milano (h. 16) laboratorio per bambinə alla libreria Aribac.

La principessa di Lampedusa

Presentazione del romanzo “La principessa di Lampedusa”
Edito da Feltrinelli
con Ruggero Cappuccio, l’Autore
Introduce Nadia Baldi
Letture di Sonia Bergamasco

Con la partecipazione degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma

Prima del principe di Lampedusa, c’è una principessa.
Al centro del mondo che ha ispirato le magnifiche pagine del Gattopardo, c’è una donna: sua madre.
Ruggero Cappuccio ci restituisce la sua modernità, il suo carisma, il suo coraggio.

I DIRITTI NEGATI NEL TERRITORIO PALESTINESE OCCUPATO: PRESENTAZIONE DEL LIBRO J’ACCUSE

A partire dal libro “J’Accuse” di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite nel territorio palestinese occupato e alla luce degli avvenimenti del 7 ottobre 2023, Fondazione Pangea e Amnesty, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e Assopace Palestina, organizzano un momento di riflessione e di analisi sulla crisi umanitaria in corso, sulla violazioni del diritto internazionale, con le testimonianze dal confine di Rafah.

Saranno presenti, Francesca Albanese, Relatrice Speciale ONU sul territorio palestinese occupato, Luisa Morgantini, Assopace Palestina, Mjriam Abu Samra, Dott.ssa e Prof.ssa alla University of California Davis, Rania Hammad, scrittrice, attivista e membro Expert del global network on the question of Palestine, Simona Lanzoni, vice presidente Fondazione Pangea, Ilaria Masinara, Amnesty International Italia, Maura Cossutta, presidente Casa Internazionale delle Donne. Modera Chiara Avesani, giornalista Rai3.

Link zoom: https://us02web.zoom.us/j/82117274208?pwd=cXhkL2pwZjVFeFJjVFliVkJsejdVUT09

ADELAIDE BERNARDINI: LA ” CHIMERA” DELLA LETTERATURA

Presentazione del libro
ADELAIDE BERNARDINI: LA ” CHIMERA” DELLA LETTERATURA

Maura Cossutta
Maria Chiara Acciarini
Rino Caputo
Maria Rosa Cutrufelli

dialogano con l’autrice Dora Marchese

Ricordata di rado e solo perché moglie di Luigi Capuana, Adelaide Bernardini, è stata poetessa, narratrice,
articolista, drammaturga, critica e librettista, tra le voci più note della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e il
primo ventennio del Novecento. Eppure, i suoi scritti, cospicui e vari per generi e per temi, e il suo ruolo di
collaboratrice e coautrice dell’opera del marito, sono stati pressoché ignorati. Umbra di nascita e siciliana
d’adozione, Bernardini è stata testimone di anni cruciali della storia politica, culturale e sociale d’Italia, dal
periodo postunitario fino al secondo conflitto mondiale, che ha raccontato in poesie, novelle e testi teatrali, forte
della sua formazione di maestra e fervente lettrice, spinta da una ferrea ambizione e, inevitabilmente,
corroborata dal fecondo humus culturale in cui si ritrovò a vivere grazie al marito, risiedendo prima a Roma e
poi a Catania.
La notevole differenza d’età con Capuana, le vicende da feuilleton da cui nacque il loro sodalizio umano e
artistico, il carattere volitivo e piuttosto polemico che la mise in contrasto con nomi illustri dell’intellighenzia del
periodo – Pirandello e Marinetti, tra gli altri ‒ non avevano finora permesso una valutazione serena e obiettiva
dell’opera di Bernardini. Questo volume la inserisce nella più ampia prospettiva della scrittura femminile tra Otto
e Novecento, e quindi nel cruciale dibattito sui temi dell’emancipazionismo: istruzione, matrimonio, maternità,
divorzio, adulterio. Attraverso un profilo biografico accuratamente documentato e una stringente analisi dei
testi, Dora Marchese ricostruisce con obiettività la figura della Bernardini donna e intellettuale.

GAMER GIRL

GAMER GIRL di Valerie Notari Mondadori 2023

Intervengono: Maura Cossutta, Isabella Borrelli, Carla Cotti, Antonella Petricone, Asia Cione.

…Qui non sono la figlia trans che ha distrutto il matrimonio dei suoi. Qui giocare ai videogiochi non è visto come una cosa da disadattati. Qui forse potrò essere davvero me stessa

Una ragazza alle prese con una quotidianità non facile: problemi in famiglia, bullismo e
isolamento a scuola, scarsa accettazione del proprio corpo. Come tante ragazze. Con un di più
di difficoltà, perché è una ragazza trans.
Giulia per fortuna ha una valvola di sfogo: i videogiochi, che le permettono di evadere dalla
realtà quando questa diventa troppo dura e di identificarsi con figure femminili capaci di battersi
e farsi valere. Nei videogiochi Giulia è brava, anzi bravissima. Tanto da essere chiamata a far
parte di una squadra professionistica. Nel confronto con compagni e compagne di squadra, tra
affetti e conflitti, Giulia affronterà tutti i propri nodi irrisolti e via via troverà se stessa.
Un romanzo per young adulti capace di fare riflettere tutt*. Più intenso e profondo di quello che
ci si potrebbe aspettare: non a caso la sua autrice proprio scrivendo di Giulia ha preso
coscienza di sé e ha deciso di intraprendere il percorso di affermazione di genere.

Atti di accusa e Staging Violence Against Women and Girls

Presentazione dei due volumi: Atti di accusa: Testi teatrali e interviste sulla rappresentazione della violenza contro le donne (Aracne) e Staging Violence Against Women and Girls: Plays and Interviews (Bloomsbury). Le due pubblicazioni, in italiano e inglese, sono “sorelle” ma non proprio gemelle, la prima essendo un testo più divulgativo, la seconda invece più accademico. Presentano gli stessi testi teatrali sulla violenza contro le donne e le bambine (stupro e MGF). Sono in parte antologie comprensive di analisi, adatte per varie discipline accademiche, e in parte testi di lavoro per il teatro. Infatti le interviste ad autori/autrici, produttori/produttrici, registi/registe vogliono essere di “servizio” a chi voglia rappresentarle in futuro, sviscerando le difficoltà incontrate nel metterle in scena e tradurle. Le tre opere sono:

“Kubra” (2016) di Dacia Maraini, che va a integrare le storie incluse nel suo Passi affrettati (2004). La storia, anch’essa basata su un fatto di cronaca, è ambientata in un tribunale australiano dopo che la protagonista ha denunciato la sua famiglia e le persone che le hanno imposto l’MGF;

Processo per stupro (2018), ovvero l’adattamento teatrale di Renato Chiocca del famoso documentario del 1978 che tratta della “seconda violenza” – in inglese si chiama proprio “second rape”/secondo stupro o “judicial rape”/stupro giudiziario – che purtroppo ancora troppe donne subiscono nei tribunali;

Little Stiches/Un punto alla volta (2014) è uno spettacolo composto da quattro atti unici:
“Gioco di prestigio” di Isley Lynn, “Da dove devo cominciare?” di Raúl Quirós Molina, “Congratulazioni” di Bahar Brunton, e “Mutante” di Karis E. Halsall, tutti incentrati sulla MGF.

Le tre curatrici sono Daniela Cavallaro (Università di Auckland), Claire Kennedy (Università di Griffith) e Luciana d’Arcangeli (Università di Flinders).

La presentazione è aperta a TUTTI fino a esaurimento posti.

Storia della bambina infranta

Presentazione del volume di poesie
Storia della bambina infranta (dialoghi nudi)
(Puntoacapo Editrice, 2023)

Intervengono in dialogo

Gisella Blanco (critico e poeta)
Filippo Golia (Giornalista)
Davide Toffoli (poeta e critico)
Luisa Trimarchi (autrice e poetessa)

Storia della bambina infranta (dialoghi – nudi) è un progetto che sceglie di unire la parola alla rappresentazione grafica dei versi… Si tratta di un’indagine a partire dall’utero fino ad arrivare oltre la morte stessa e che porta con sé le storie di un’unica donna, la bambina infranta, la quale parla in maniera intermittente – per sempre – all’interno di ogni donna, purtroppo spesso destinata a restare inascoltata. Le poesie sono il frutto di un lungo percorso interiore e stilistico: il cercare di dare forma a questa voce che batte, appunto, da dentro fino ad esplodere in maniera sconsiderata in un mondo reale che fatica a contenerla. Da qui nascono l’uso del trattino, dei dialoghi, delle parentesi, caratteristiche peraltro già fondanti della poesia di Luisa Trimarchi. (Dalla Prefazione di Davide Toffoli)

Luisa Trimarchi con la raccolta Storia della bambina infranta (dialoghi-nudi) (Puntoacapo Editrice, 2023) realizza un’opera cruda, densa di spasimo, di ferite aperte fino a condurre in un vortice doloroso che lascia fitte enormi nel petto. La bambina infranta è protagonista assoluta, intesse dialoghi con sé stessa, la madre e l’ambiente. Come suggerito dal titolo sono dialoghi nudi, senza filtro; le ambiguità sono azzerate dalle descrizioni dettagliate seppur segmentate, frammentate come la bambina stessa. (Elisa Virzì su AlmaPoesia)

Questa silloge, che ho avuto il privilegio di leggere in anteprima, per me, per come è risuonato in me, parla di un trauma inguaribile che ti annienta, ma non abbastanza da dimenticarlo.
Bisogna essere coraggiose per stare in questo annientamento e descriverlo. E ci sono frantumi, porte che non corrispondono alle chiavi, un’avventura nelle ombre, nella ricerca di un sé possibile, una speranza nella disperazione.
E i disegni bellissimi… oddio, i disegni sono amalgamati alle parole, si leggono, mentre si guardano i versi. (Anna Segre)

La terra delle piogge rare

Presentazione del volume
La terra delle piogge rare
di Mary Hunter Austin
(Nova Delphi Libri, 2023)

intervengono
Teresa Bertuzzi (traduttrice del libro)
Bruna Bianchi (Università Ca’ Foscari / in collegamento)
Nicoletta Dentico (ecologista)
Titta Vadalà (Casa Internazionale delle Donne)

modera
Francesca Casafina (Università Roma Tre)

È invitata all’evento l’associazione Navdanya International

il libro
Tradotto per la prima volta in Italia, La terra delle piogge rare è un autentico canto d’amore dedicato alla natura. I quattordici scritti che lo compongono ritraggono il territorio e gli abitanti delle regioni desertiche della Sierra californiana, e lo rendono uno dei più importanti classici della narrativa naturalistica statunitense. Il deserto, la “terra dei confini perduti”, assume Mary Austin la valenza di un rifugio dove ritrovare la libertà dai rigidi confini di genere e identificarsi, quasi per osmosi, con il mondo naturale.

C’era una volta Radio Donna, l’attentato

Sabato 18 novembre 2023 alle 17:30 Archivia e Il Paese delle Donne presentano il libro 𝐂’𝐞𝐫𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐚, 𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨. di 𝑩𝒓𝒊𝒕 𝒅𝒆 𝑱𝒐𝒏𝒈 alla presenza dell’autrice e di alcune protagoniste di Radio Donna.

Il 9 gennaio 1979, Roma, un commando fascista irrompe a Radio Donna, ferendo gravemente le 5 donne presenti, 𝐍𝐮𝐧𝐧𝐢, 𝐀𝐧𝐧𝐚, 𝐆𝐚𝐛𝐫𝐢𝐞𝐥𝐥𝐚, 𝐑𝐨𝐬𝐞𝐭𝐭𝐚 e 𝐋𝐢𝐧𝐝𝐚 mentre stavano trasmettendo il loro programma dedicato alle casalinghe.

Il libro è stato scritto in primo luogo per le 5 donne, i loro figli, nipoti e pronipoti. E’anche una forma di ringraziamento per tutti i gruppi di donne e di persone, grandi e piccole, che hanno dimostrato solidarietà in Italia e in Olanda. E’ stato scritto perché l’aggressione compiuta rimanga nella memoria collettiva.

Brit de Jong in quegli anni faceva parte del collettivo femminista olandese “Domitila” impegnato in attività di solidarietà internazionale neiu confronti di tutte le donne. Il gruppo Domitila era formato da donne olandesi che avevano vissuto per anni all’estero.

L’attentato a Radio Donna segna l’inizio di una collaborazione affettuosa, politica e umana tra le 5 donne colpite dagli aggressori. In collaborazione con il collettivo Domitila le cinque donne vengono invitate in Olanda e successivamente alcune femministe olandesi si costituiscono parte civile nel processo contro gli attentatori che si terrà nel 1985.