08:30 Iscrizioni 09:00 Saluti istituzionali Barbara Funari (Assessora Servizi Sociali e Salute – Roma Capitale) Monica Lucarelli (Assessora Pari Opportunità – Roma Capitale) Michela Ciccul (Presidente Commissione Capitolina – Pari Opportunità – Roma Capitale) Elena Addessi (Presidente CROAS Lazio) 10:10 Identità professionale tra aspetti deontologici e “ruolo politico” Laura Paradiso (Consigliera CNOAS) 10:30 L’esperienza della rete antiviolenza di Roma Capitale Sabrina Callea, Sara Del Beato, Celestina Freda, Giulia Leli, Ornella Prete 11:15 Dalla vittimizzazione alla responsabilizzazione. Spostamenti possibili a partire da sé Letizia Lambertini 12:15 Violenza di genere e metodologia di rete nell’intervento del servizio sociale professionale Pina Ferraro 13:00 Presentazione lavori del pomeriggio 14:00 Dibattito con interventi dalla voce dei Servizi del territorio 15:00 Lavori pomeridiani nei laboratori di gruppo Le iscrizioni nei diversi laboratori saranno possibili al Tavolo dell’Accoglienza 16:00 Restituzione in plenaria – discussione e dibattito 17:00 Chiusura dei lavori
Due giorni di riflessioni culturali, giuridiche, politiche e sociali sul carcere. A 50 anni dall’approvazione della legge penitenziaria in vigore, questo evento rappresenta un’occasione per fare il punto su un aspetto cruciale del nostro sistema giuridico e sociale. Il focus principale sarà comprendere il percorso che ha attraversato la legge nel corso di mezzo secolo, analizzando in profondità le sue criticità e i suoi punti di forza.
La legge penitenziaria, che ha segnato una tappa fondamentale nella riforma del sistema carcerario italiano, ha introdotto importanti principi di umanizzazione e di rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti. Tuttavia, è emerso nel tempo un dibattito acceso sulle sue reali applicazioni, sulle difficoltà operative e sull’efficacia nel rispondere alle necessità di una società in continua evoluzione.
Questo incontro offrirà un’opportunità per discutere non solo i risultati ottenuti, ma anche le problematiche irrisolte, come il sovraffollamento delle carceri, le condizioni di vita dei detenuti e le opportunità di reinserimento sociale.
Gli studiosi e gli esperti coinvolti nell’incontro esamineranno la legge in una prospettiva che spazia dal passato, per comprendere come e perché furono adottate certe scelte, al presente, analizzando la sua applicazione concreta, verso il futuro, con uno sguardo attento alle possibili riforme e alle evoluzioni necessarie per rispondere alle sfide odierne.
Un’analisi che non si limiterà a una dimensione giuridica, ma che abbraccerà anche gli aspetti politici, sociali e culturali, cercando di tracciare un percorso che vada oltre le parole della legge, affrontando le sue implicazioni quotidiane nella vita delle persone coinvolte nel sistema penitenziario.
Il convegno si articola in due giornate, il 13 febbraio dalle 9:00 alle 19:30 in sala Tosi, e il 14 febbraio dalle 9:00 alle 14:00 in sala Lonzi.
Hai mai provato a metterti nei panni di qualcun altro?
Studio retrospettivo del femminismo di ieri fino ad oggi, andando a ripercorrerne l’evoluzione attraverso le ondate.
Le tematiche principali che affronteremo saranno: -Storia del femminismo; -Il ruolo dell’uomo all’interno del femminismo; -La figura dell’uomo e della donna nell’ambito familiare, sociale e lavorativo;
Il tutto verrà sottoposto in una modalità interattiva, tramite questionari e dibattiti tra i presenti.
𝐀𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐚 – 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐑𝐨𝐦𝐚 organizza nei giorni 23-24 Ottobre a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne il convegno:
09.30 𝐒𝐚𝐥𝐮𝐭𝐢 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢: 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐚 𝐑𝐞𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐫𝐞. Assessora Cultura, Pari opportunità, Politiche giovanili, Famiglia e Servizio civile, Regione Lazio 𝐋𝐨𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐁𝐨𝐧𝐝𝐢̀. Presidente, Archivia-Archivi, Biblioteche, Centri di Documentazione delle Donne
17:00 – 19:00 𝐏𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞. 𝐏𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚, 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐝𝐢𝐯𝐮𝐥𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Intervengono: 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐭𝐢𝐧𝐢, Università Roma Tre 𝐄𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚, Archivi delle donne in Piemonte (via streaming) 𝐑𝐨𝐬𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐞 𝐋𝐨𝐧𝐠𝐢𝐬, Società Italiana delle Storiche Coordina: 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐅𝐚𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢, Archivio Noi Donne
REGIONE LAZIO Progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio, Direzione Cultura e Lazio Creativo, Area Servizi Culturali e Promozione della Lettura, L.R. n. 24/2019, Piano 2023
Tavola rotonda: Patriarcato: un’utile categoria di analisi? Coordina: Paola Stelliferi, Università di Padova Interventi di: Cora Benetti, Università di Urbino Carlo Bo Olimpia Capitano, Università di Teramo Roberta Falcetta, Università di Bari Aldo Moro Gabriele Giovanni Marzo, Università di Bari Aldo Moro Lorenza Moretti, Sapienza Università di Roma Anna Quintelli, Università di Torino Coffee break Discussione aperta
Presiede: Nadia Maria Filippini, già Università Ca’ Foscari – Venezia Raffaella Sarti, Università di Urbino Carlo Bo, Presidente della Società Italiana delle Storiche Patriarcato: una categoria interpretativa tra entusiasmi e rifiuti, usi e abusi Enrica Asquer, Università di Genova Pensavo fosse amore, invece era patriarcato. Utilità e limiti di una categoria Natascia Mattucci, Università di Macerata Patriarcato, fratriarcato, neopatriarcato. Nominare il dominio Coffee break Presiede: Giulia Calvi, Università di Siena e Istituto Universitario Europeo Androniki Dialeti, University of Thessaly, Methodological dilemmas in early modern gender history: patriarchal structures and ‘defiant’ subjectivities in European and global contexts Mikolaj Szoltysek, The Cardinal Wyszyński University in Warsaw, The past, present, and future of the Patriarchy Index Francesca Romana Recchia Luciani, Università di Bari Aldo Moro, Farla finita col patriarcato in filosofia: come le donne hanno pensato il mondo
Proiezione del docufilm “E’ pericoloso esporsi” di Marie-Jeanne Tomasi Presentazione del libro “Da un pugno di polvere” di Donata Mjlac Milazzi Introduce e coordina: Maria Palazzesi Responsabile area Cultura Archivia in dialogo con Donata Mjlac Milazzi autrice del libro Giovanna Olivieri Archivia Ludovica Jaus Presidente Commissione Cultura Centro Storico
Convegno internazionale di studi realizzato nell’ambito del progetto Cnr-Isem “Comuniste della prima ora. Nomi, voci, reti e contesti per un portale biografico delle donne del PCd’I (1919-1926)” con il contributo della Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Partecipazione libera
20 MAGGIO 14:00-19:00 Casa Internazionale delle donne—Via della Lungara, 19
Introduce e modera Gaetano Sabatini Direttore Cnr-Isem – Università Roma Tre Relazione di apertura Patrizia Gabrielli Università degli studi di Siena • Comuniste della prim’ora tra rivoluzione ed emancipazione: linee e sviluppi della ricerca PRIMA SESSIONE • ESPERIENZE INTERNAZIONALI A CONFRONTO Daria Dyakonova International Institute in Geneva – Sapienza Università di Roma • The International Communist Women’s Movement and Italian Women Communists, 1920-1926 Laura Branciforte Universidad de Madrid • Sulle orme femminili agli esordi del comunismo in Spagna (1921-1931) Ardita Repishti External expert of the Albanian Authority on Access to Information on the former State Security Service • Sulla nascita del movimento comunista in Albania: le prime militanti, tra realtà e propaganda SECONDA SESSIONE • IL PROGETTO, IL PORTALE Anna Badino, Domenica La Banca Cnr-Isem • Comuniste della prima ora: nomi, voci, reti e contesti per un portale biografico delle donne nel PCd’I (1919-1926) Augusto Cherchi, Alice Agrillo Alicubi • La ricerca umanistica di fronte alla sfida del digitale
21 MAGGIO 9.30-14:00 Istituto Nazionale di Studi Romani—Piazza dei Cavalieri di Malta, 2 Saluti Istituto Nazionale di Studi Romani TERZA SESSIONE • FONTI, PERCORSI DI RICERCA, DIDATTICA Modera Maurizio Gentilini Cnr-Isem Fiorella Imprenti Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara • Operaie, maestre, corrispondenti: le prime comuniste lombarde tra scioperi e clandestinità Matteo Ermacora IFSML • Comuniste di confine. Percorsi politici tra Friuli e Venezia Giulia (1919-1930) Anthony Santilli ANPPIA Nazionale • Antifasciste al confino. Circuiti di mobilità forzata, pratiche di resistenza e sociabilità Giorgio Stamboulis IIS Montalcini Argenta-Portomaggiore • Storia e fonti: il progetto “Comuniste della prima ora” nei licei Emanuela Fiorletta ACS • “Compagne”. Un podcast dell’Archivio centrale dello Stato sulle comuniste in Italia dalle origini del partito alla Costituente
Organizzazione scientifica Anna Badino, Domenica La Banca Comitato scientifico Gaetano Sabatini, Patrizia Gabrielli, Anna Badino, Domenica La Banca, Matteo Ermacora, Fiorella Imprenti, Anthony Santilli, Giorgio Stamboulis
DiverCity è un progetto triennale finanziato attraverso i fondi del programma europeo Erasmus+ e sviluppato in Italia da Le Tre Ghinee Aps , in collaborazione con partner di Francia, Spagna, Grecia e Polonia. L’obiettivo principale del progetto è promuovere l’integrazione sociale e civica delle giovani persone rifugiate e richiedenti asilo in Europa, incoraggiando la loro partecipazione attiva nella vita comunitaria. Questo si intende realizzare attraverso una serie di attività che mirano a coinvolgere direttamente e che mettando al centro le giovani persone rifugiate o richiedenti asilo e gli altri attori sociali nell’ambito dell’accoglienza. Per raggiungere questi obiettivi, DiverCity sta portando avanti una riflessione condivisa a livello nazionale e internazionale tra istituzioni, associazioni, realtà del terzo settore e beneficiari diretti sulle pratiche concrete che possono essere messe in atto per migliorare il sistema di accoglienza. Un aspetto fondamentale del progetto è mantenere un’ottica di genere nella riflessione condivisa, per ripensare i progetti riguardanti le persone migranti e i percorsi di accoglienza con una narrazione diversa.
PROGRAMMA 16.45-17.00: Welcome Coffee; 17.00-17.20: Saluti e presentazione progetto DiverCity; 17.20- 17.45: Risultati dello studio sulle buone pratiche nelle iniziative di promozione della cittadinanza attiva per le giovani persone rifugiate; 17.45- 18.15: Presentazione delle riflessioni e delle proposte emerse dai Focus Group in Italia; 18.15- 18.50: Talk: Questione di Genere e Intersezionalità nel sistema di accoglienza in Italia; 18.50- 19.00: Conclusioni e Saluti.
Interverranno i Partner di progetto: Parlement Européen des Jeunes, Parigi, Francia; Asociacion Juvenil Intercambia, Malaga, Spagna; Hellas For Us, Kozani, Grecia; MSK Łódź, Lódz, Polonia.
LISTA OSPITI Susanna Azzaro, Nove Onlus Soumaila Diawara, Scrittore e attivista Zahra Muradia, Attivista e collaboratrice di Nove Onlus Parisa Nazari, Mediatrice e attivista per Donna, Vita e Libertà Martina Millefiorini , Legal Clinic Roma Tre
La Segreteria di Roma della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano e l’Istituto freudiano organizzano un evento sul “Patriarcato di ritorno?“ 17.15 Reportage – Paola Gandolfi 17.30-18.15 Patriarcato tra femminismi e psicoanalisi Coordina Laura Storti Discutono: Manuela Fraire, Marta Serra Frediani e Giorgia Serughetti 18.15-18.25 Narcisismo – Alice Schivardi 18.25-19.15 Violenza e patriarcato Coordina Monica Vacca Discutono Serena Orazi / Cattive maestre – Stefano Ciccone, Rachele Damiani e Oria Gargano 19.15-20.05 Guerre migrazioni e rivoluzioni Coordina Antonio Di Ciaccia Discutono Miguel Mellino, Barbara Schiavulli, Deborah Scolart e Maurizio Simoncelli 20.10-20.30 Verso il futuro Coordinano Luisa Di Masso e Barbara Aramini Discutono Emma Alberini e Daniele Muzzoni
La Fratellanza Sammarinese a Roma vuole festeggiare quest’anno il suo patrono Sant’Agata, in modo alternativo, con un pomeriggio culturale nel cuore di Roma.
All’interno della Sala Lonzi della Casa Internazionale delle Donne verrà allestita una mostra fotografica con immagini inedite sulla storia del voto delle donne a San Marino accompagnata da una relazione della Prof.ssa Valentina Rossi.
Si potrà assistere ad una Lectio Magistralis del “viaggio alle origini di San Marino” della Prof.ssa Meris Monti.
Per finire un aperitivo all’interno del cortile della Casa al costo di Euro 10,00 previa prenotazione: fratellanza.sammarinesi@gmail.com
Il convegno organizzato dalla ONLUS Nuova Frontera riguarda la tematica della detenzione secondaria. Per “detenzione secondaria” si intendono tutti quegli effetti diretti e riflessi che nelle famiglie dei soggetti sottoposti a misure privative della libertà personale si trovano quotidianamente ad affrontare. Effetti che non si limitano unicamente all’ambito giuridico, come la costante necessità di aggiornamenti in merito ai diritti spettanti alle famiglie e, quindi, le relative modalità di azione legale volte all’effettiva tutela di questi diritti se violati, ma anche tutti quegli effetti legati alle problematiche psicologiche e sociali che spesso delineano la vita delle dei familiari dei soggetti reclusi, modificandola e ponendo in essere delle condizioni che invalidano e compromettono il quotidiano svolgimento di una normale esistenza.
La ONLUS Nuova Frontera, che si occupa di tutelare i soggetti più deboli, ha deciso di organizzare questo convegno che si caratterizza per avere una visione multidisciplinare. A introdurlo ci sarà la Dott.ssa Giada Spallotta, Presidente della ONLUS e assistente sociale, la quale, dopo aver presentato il progetto, si soffermerà su tale fenomeno, evidenziando i problemi concreti che si trovano quotidianamente ad affrontare tutte le famiglie le soggetti reclusi. A seguito di tale introduzione seguiranno le relazioni di avvocati, psicologi e della Dott.ssa Arianna Colonna, funzionario giuridico pedagogico. Gli avvocati presenti, l’Avvocato Ippolito e l’Avvocato Vittori, analizzeranno le recenti sentenze in materia di tutela dell’affettività in carcere e le modalità procedurali relative alle modalità di tutele attraverso le quali le famiglie dei soggetti reclusi possono far fronte ad eventuali violazioni dei loro diritti. Le due psicologhe, invece, analizzeranno sia le problematiche relative al detenuto recluso e privato dei propri affetti familiari, sia le problematiche relative alla famiglia, la quale si trova privata di un proprio membro. Particolare attenzione sarà data al soggetto minore di età, il quale dovrà essere accompagnato attraverso un percorso al fine di rendere il meno dannoso possibile la condizione di privazione degli affetti familiari. In ultimo, la Dott.ssa Colonna permetterà, invece, di comprendere l’ottica interna dell’amministrazione penitenziaria, come quest’ultima tutela le famiglie all’interno degli istituti. A concludere il convegno ci sarà la Dott.ssa Del Priore, criminologa clinica, la quale si soffermerà sull’influenza della famiglia sull’agire criminale, analizzando sia il ruolo di quest’ultima sulla reiterazione dei comportamenti criminali sia la sua importanza per quanto attiene il reinserimento del reo. In ultimo saranno presentate le attività della ONLUS sul tema, ovvero la presenza di uno sportello online volto a dare sostegno ai familiari dei soggetti reclusi, indicando possibili strade sia legali, al fine di vedere attuati i diritti violati, sia di sostegno psicologico, al fine di aiutare e sostenere tali persone in questo periodo della propria vita. Seguirà il dibattito tra i partecipanti al convegno e i relatori e un piccolo aperitivo.
Saranno rilasciati attestati di frequenza per coloro che saranno presenti all’evento, da utilizzarsi per i fini di legge consentiti. L’ordine degli Psicologi del Lazio, nella seduta del 19 febbraio 2024, ha deliberato di concedere il gratuito patrocinio all’evento. L’Ordine degli Avvocati di Roma nell’Adunanza del 22 febbraio 2024 ha deliberato la concessione di 2 crediti formativi ordinari per coloro i quali parteciperanno fisicamente all’evento.
Per informazioni: nuovafrontera.wordpress.com e-mail nuovafrontera@gmail.com Tel./WhatsApp: 3513742758.
A Roma un evento nazionale per discutere il piano “Donne, Pace e Sicurezza” e la Risoluzione Onu 1325, con Un Ponte Per e il Centro Studi Difesa Civile
Roma, 14 ottobre 2023 – Venerdì 15 dicembre 2023, alle ore 9.00, preso la Casa Internazionale delle Donne (Via della Lungara 19, Roma) si terrà la conferenza “Donne costruttrici di pace in azione”, organizzata dalla Ong italiana Un Ponte Per e dal Centro Studi Difesa Civile. L’evento avrà come oggetto l’agenda “Donne, Pace e Sicurezza” (WPS) delle Nazioni Unite e la Risoluzione 1325 per il coinvolgimento delle donne nella risoluzione nonviolenta dei conflitti.
La conferenza, prevista dal progetto finanziato dalla Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (DGAP), è organizzata per promuovere e condividere le esperienze delle organizzazioni della società civile nell’attuazione dell’Agenda Donne, Pace e Sicurezza, con un focus specifico sui risultati e le prospettive per l’attuazione del quarto Piano Nazionale d’Azione dell’Italia.
Nel corso della giornata di lavoro ci sarà spazio per parlare del contributo della Ong Un Ponte Per e del Centro Studi Difesa Civile nei primi tre anni di attuazione del IV Piano Nazionale d’Azione dell’Italia, attraverso i progetti ad esso dedicati in Tunisia, Libia, Iraq e Libano.
Si allega l’agenda dei lavori.
Per informazioni e contatti Ufficio stampa di Un Ponte Per stampa@unponteper.it 0039 3396641600
International Hybrid Workshop ‘Women of the Waterfront. Gendering Ports, Careers, Relations and (Everyday) Life Trajectories in Modern Times’
Il workshop ha lo scopo di evidenziare le modalità attraverso cui la (dis)appartenenza di genere, le relazioni tra sessi, classi, generazioni, nazionalità/’razze’ o altri tipi di appartenenza e, infine, i modelli di quotidianità hanno modellato o influenzato le culture del lavoro e/o d’impresa, nelle città portuali/emporiali – in particolare, imperiali e/o coloniali – in Età contemporanea (XIX-XX secolo).
Quando si pronuncia la parola ‘porto’, le prime immagini che viengono in mente – dopo le navi e le banchine – sono quelle di marinai, mercanti, viaggiatori/turisti e, infine, di migranti. Nell’immaginario collettivo tutti questi soggetti sono uomini, e, allo stesso modo, le città portuali sono solitamente connotate come ambienti maschili. Tuttavia, considerando che gli uomini delle città portuali – a loro volta marinai, mercanti, viaggiatori o migranti – erano spesso e per lunghi periodi lontani da casa, i contesti delle città marittime erano in realtà spazi che consentivano alle donne, soprattutto delle classi subalterne, notevoli spazi di manovra sia dal punto di vista economico e sociale, ma anche relazionale e culturale.
A questo proposito, è essenziale comprendere che anche le donne scelsero – e scelgono tutt’ora – di lasciare le proprie comunità di origine per perseguire nuovi orizzonti lavorativi, sociali ed economici, spesso in altre città portuali, talvolta oltreoceano. In tal modo, le lavoratrici/imprenditrici migranti sono state in grado di riconfigurare e riformulare le relazioni e i ruoli di genere, al di fuori delle tradizionali e dominanti norme socio-culturali.
Il workshop è aperto al pubblico e si svolgerà in modalità ibrida. Per info e iscrizioni per partecipare al workshop on-line contattare: Erica Mezzoli (Ondine NextGenerationEu Project – University of Rome Tor Vergata) wow.rome2023@gmail.com Erica.Mezzoli@uniroma2.it
The workshop is organised in the framework of the NextGenerationEU Project ‘Ondine. Women’s Labour and Everyday Life on the Upper and Eastern Adriatic Waterfronts, mid-19th century–mid-20th century’ (Funded by EU; CUP E53C22002420001) hosted by the Department of History, Humanities and Society of the Tor Vergata University of Rome.
Lunedì 23 ottobre ore 18.00 – Roma – Casa internazionale delle donne – Sala Lonzi
Come esaminare la storia femminista e il rapporto che i movimenti femministi possono avere con gli archivi e la cultura visiva? Se alcune figure femministe stanno uscendo dall’oblio e se il lavoro accademico a loro dedicato è ora meno riservato, è perché la traccia del femminismo è stata salvaguardata, preservata e trasmessa.
Ne parliamo con Christine Bard, Professoressa di Storia all’Università di Angers, Loretta Bondì, Presidente di Archivia, Associazione al centro di una rete di archivi, biblioteche, centri di documentazione delle donne e Renata Ferri, Giornalista, caporedattore photo editor di Io Donna e curatrice della mostra fotografica “Straordinarie – protagoniste del presente” al MAXXI di Roma, modera Lia Migale, economista e scrittrice.
Mercoledì 5 Luglio alla Casa Internazionale delle Donne di Roma parleremo della violenza digitale di cui sono vittime numerose donne. Il revenge porn è una vera e propria violazione dell’intimità poichè consiste nella pubblicazione e diffusione di immagini o video a contenuto sessuale che erano destinati a rimanere privati. Tale diffusione avviene a scopo vendicativo (solitamente da ex compagni) con il fine di umiliare, denigrare, vittimizzare e molestare. Con questo atto violentissimo le donne vengono private e spogliate della propria intimità ed identità diventando puro materiale sessuale che gli uomini nel web utilizzano per la propria gratificazione sessuale. Si tratta di una straziante esposizione in cui viene messo a nudo tutto quello che è più privato ed intimo e che tale dovrebbe rimanere. Il revenge porn lascia una profonda cicatrice, quella della propria intimità violata, che spesso comporta gravi conseguenze: vergogna, compromissione dell’autostima, ritiro sociale e scolastico fino ad un aumento del rischio suicidario. Intervengono:
Maura Cossutta Presidente della Casa Internazionale delle Donne
Silvia Semenzin Ricercatrice in Sociologia Digitale
Valeria Valente Senatrice Presidente Commissione Femminicidio XVII Legislatura
Dalia Aly Attrice, designer, survivor
Diana Di Meo Arbitra, studentessa, survivor
Marta Bonafoni Consigliera Regione Lazio
Teresa Dattilo Psicoterapeuta, Presidente Donna e Politiche Familiari Aps Durante l’evento verrà proiettata la video inchiesta “SENZA CONSENSO” a cura di F. D’Amato, M. Lopetuso, C. Sammito, F. Zingone Sarà possibile seguire l’evento anche da remoto, tramite diretta Facebook https://www.facebook.com/Ass.DonnaePolitichefamiliari
Il Convegno ha la finalità di celebrare il trentennale dell’attività di Formazione e Ricerca nel campo della Mediazione Familiare da parte dell’Istituto IRMeF di Roma fondato nel 1993.
Viene ripercorsa l’attività pilota di promozione e sviluppo della mediazione familiare in Italia per sostenere e gestire i conflitti familiari nella fase di separazione e divorzio, a tutela dei minori. La metodologia dell’IRMeF è stata ampiamente applicata nei servizi pubblici del territorio romano e nazionale attraverso la formazione specialistica e la supervisione rivolta agli operatori che si occupano del settore Famiglie e Minori. In tal senso il programma del Convegno ripercorre la storia della mediazione familiare in quanto strumento alternativo (ADR) nella gestione dei conflitti familiari, attraverso la sua evoluzione nelle politiche sociali e in ambito normativo fino all’attuale legge 206/2021 che rappresenta un indubbio riconoscimento culturale e professionale del mediatore familiare.
La continuità della formazione IRMeF nel trentennio si è sempre confrontata sinergicamente con l’applicazione e la diffusione della pratica nei servizi territoriali e nel privato sociale attraverso le diverse generazioni di mediatori.
Un ampio spazio al dibattito verrà dedicato all’esame puntuale della definizione normativa e praticabilità della mediazione familiare nell’attuale legge Cartabia, con l’intento di delineare gli ambiti di intervento, le potenzialità della mediazione familiare nel processo civile della separazione e divorzio, risorse e limiti dell’intervento.
Daranno il loro contributo come relatori il Presidente e Vicepresidente dell’Associazione, i Rappresentanti della Società Italiana di Mediazione Familiare (SIMeF), si cui l’IRMeF fa parte, i Responsabili di Centri di formazione sia pubblici che privati che da più anni operano sul territorio nazionale, Responsabili di Cooperative che operano nelle municipalità romane.
L’educazione all’affettività, alla sessualità e alla salute riproduttiva è parte integrante di una educazione alla salute e alla conoscenza del corpo. Per uno sviluppo armonico della persona, nelle diverse tappe dell’età evolutiva, è necessario dare alle nuove generazioni gli strumenti per comprendere i cambiamenti corporei integrando tutti i livelli che compongono la personalità.
Gli Standard per l’Educazione Sessuale in Europa dell’OMS, offrono una panoramica generale degli argomenti che dovrebbero essere affrontati in relazione alle specifiche fasce di età corrispondenti ai diversi gradi della scuola, da quella dell’infanzia a quella secondaria.
Tra gli obiettivi del Piano Nazionale Fertilità promosso dal Ministero della Salute nel 2015, è inclusa l’informazione sulla salute sessuale e affettiva nelle scuole.
Nell’ambito delle attività del Comitato paritetico MIUR-SALUTE, previsto dal Protocollo d’Intesa “Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione”, è stato attivato nel 2015 un gruppo di lavoro di esperti multidisciplinari per predisporre gli strumenti per l’educazione all’affettività, alla sessualità e alla salute riproduttiva nelle scuole, partendo proprio dal documento redatto dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e armonizzandolo alla realtà italiana e al contesto scolastico nazionale.
Il convegno dell’AIED ha l’obiettivo di riprendere la proposta messa a punto dal gruppo di lavoro del 2015 fornendo anche una panoramica dell’esperienza dei corsi di educazione sessuale nelle scuole italiane.
CONVEGNO DONNE E POLITICA IERI OGGI E DOMANI: UNIAMOCI PER ESSERE LIBERE TUTTE. La condizione delle donne in Italia è da sempre la peggiore in Europa, è peggiorata con la pandemia e continuerà a peggiorare con il governo della destra. Come femministe dell’ A.Do.C./ PCI proponiamo di costruire nel tempo una unità d’azione tra donne delle varie forme della politica (ognuna delle quali mantiene la propria autonomia) su obiettivi concreti individuati congiuntamente e quindi condivisi, cercando di connettere anche le rispettive lotte, per ottenere tutte insieme la liberazione delle donne e la salvaguardia della vita sul pianeta.
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